Il 5G-Advanced entra nella fase operativa. Dodici operatori hanno già avviato reti commerciali con funzioni avanzate, abilitate dal core 5G Standalone. La prima ondata di servizi punta sul network slicing dinamico, considerato la leva di monetizzazione più immediata.
“L’On‑demand dynamic network slicing è il nuovo servizio predominante”, afferma Dave Bolan, Research Director di Dell’Oro Group. L’analisi indica il core SA come chiave anche per lo sbarco futuro nel 6G. La crescita del mobile core è in accelerazione, con trend positivo fuori dalla Cina.
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5G-Advanced, la mappa dei pionieri
La prima lista di adopters copre più regioni. China Mobile, China Telecom e China Unicom guidano in Cina. In Asia seguono Ctm Macau, Hkt Hong Kong, Singtel Singapore, Ytl Malaysia e Telstra Australia. In Medio Oriente sono attivi Du ed e& negli Emirati, e Zain in Kuwait. Negli Stati Uniti T‑Mobile mette in campo servizi 5G-Advanced su una rete SA già estesa. Questa distribuzione mostra una geografia in cui l’adozione corre dove il core SA è maturo e diffuso.
La dinamica è chiara: gli operatori con SA funzionante possono accendere funzioni 5G‑Advanced con tempi di rollout più rapidi. Chi resta su Nsa con core 4G è vincolato e deve completare la migrazione. Dell’Oro conferma che il desiderio di lanciare 5G-Advanced spinge nuovi investimenti nel SA.
5G-Advanced, perché il core Standalone conta
Il 5G-Advanced richiede un core nativo cloud e pienamente standalone. Molti operatori hanno usato il 4G core come ponte, ma ora il salto è obbligato. “Le ultime release del 5G core abiliteranno più capacità mentre il 6G evolve”, spiega Bolan. L’uso di SA diventa una scelta architetturale strategica: le telco riducono complessità futura e allineano il core alle funzioni di slicing, VoNR e edge computing.
La migrazione non è banale. Richiede orchestrazione, automazione e security coerenti con ambienti cloud‑native. Tuttavia, il costo di restare su Nsa aumenta, perché limita l’abilitazione di servizi 5G-Advanced e la scalabilità delle funzioni. Per molte telco, il Roi passa dall’attivazione di Sla garantiti su slices e dalla prioritizzazione per segmenti enterprise.
5G-Advanced, lo slicing dinamico entra in produzione
Il network slicing dinamico è il primo servizio a scalare. Consente risorse dedicate con latenza, throughput e affidabilità garantite su richiesta. In Cina e in Asia, i primi lanci riguardano eventi live, broadcast e venue ad alta densità. Negli Usa, T‑Mobile ha introdotto servizi anti‑jitter video e local breakouts pubblico‑privati, valorizzando l’infrastruttura SA.
Il valore non è solo tecnico. Lo slicing apre a modelli tariffari premium, a accordi verticali e a una reale differenziazione di offerta. Le telco possono vendere garanzie prestazionali per produzioni media, smart factory, logistica e casi mission‑critical. Questo è il tassello che rende 5G-Advanced un mezzo per monetizzare la rete oltre il broadband tradizionale.
5G-Advanced, voce 5G e IoT RedCap a supporto
La voce su 5G prende forma. Con il 5G-Advanced, gli operatori possono spingere VoNR e rafforzare la core voice tramite Ims cloud‑native. Gli analisti prevedono la crescita di questi upgrade, che alimentano il segmento voice core e accelerano il passaggio definitivo dal legacy. RedCap completa il quadro, semplificando l’IoT a basso consumo per wearable e industrial sensors.
Il risultato è un ecosistema device più ampio. Smartwatch 5G, AR glasses e sensori industriali si collegano con costi minori e latenze ridotte. Queste classi di terminali favoriscono l’adozione di SA e, di riflesso, dei servizi 5G-Advanced. Le telco collegano le nuove linee di ricavo alla qualità end‑to‑end, non solo alla copertura.
5G-Advanced, continuità verso il 6G e impatti sul Roi
Molti operatori, da Ntt DoCoMo a Verizon, vedono nel core SA la base del 6G e non un sistema da sostituire. Il messaggio è pragmatico: evitare un nuovo salto di core, capitalizzando sul SA con release evolutive. In questa prospettiva, 5G-Advanced è una milestone che riduce capex futuri e consolida tooling e operazioni per l’era autonoma della rete.
“Il 5G core abiliterà più capacità man mano che il 6G evolve”, ribadisce Bolan. Per gli operatori, significa impostare ora policy, telemetria e automazione aderenti a funzioni AI‑driven e gestione edge. Il Roi dipenderà dall’abilità di portare servizi garantiti a settori verticali, con attriti minimi tra IT e operazioni di rete.
5G-Advanced, vendor e mercati: chi corre
La classifica dei fornitori nel core vede Huawei, Ericsson, Nokia e Zte tra i primi. La domanda si muove con velocità diversa tra regioni. Fuori dalla Cina, il mercato core è cresciuto nel Q3 2025; la Cina registra un raffreddamento dopo un’eccezionale espansione nel 2024. La pipeline di migrazioni SA e l’interesse per 5G-Advanced supportano un momentum 2026 positivo.
Per le telco, la scelta del vendor implica strategie multicloud e funzioni container‑native. L’interoperabilità con Api di rete e edge platform diventa cruciale. La maturità del network slicing e l’adozione di VoNR spingeranno la standardizzazione di monitoring, observability e security nel core.
5G-Advanced, cosa significa per le telco europee
In Europa, l’onda SA è partita e si estenderà ai consumatori. Gli analisti segnalano nuove reti SA in Francia, Spagna e Repubblica Ceca, con la prospettiva di funzioni 5G-Advanced a breve. Il tema, per gli operatori europei, è monetizzare con slicing, VoNR e RedCap, evitando un puro gioco di capex senza ritorni.
Il 5G-Advanced può spingere reti locali per manifattura, porti, logistica e eventi. Le telco possono offrire Sla associati a use case verticali, con edge in prossimità e policy dinamiche. Il passo cruciale è portare questi servizi nel catalogo commerciale, con pricing trasparente e misure di performance verificabili.
5G-Advanced, il caso Usa e la lezione di T‑Mobile
Il mercato statunitense mostra il valore di avere già un SA maturo. T‑Mobile ha lanciato strumenti per ridurre i jitter video e breakout locali che un tempo richiedevano soluzioni complesse. Questa operatività anticipa un portafoglio 5G-Advanced più ampio e indica come costruire vantaggio competitivo con servizi concreti e percepibili dagli utenti.
Il messaggio per gli altri operatori è semplice: 5G-Advanced non è solo un label tecnologico. È un insieme di servizi che risolve problemi specifici e apre ricavi addizionali. La maturità SA è la condizione per replicare il modello e scalare i casi d’uso.
5G-Advanced, la sfida del go‑to‑market
Il go‑to‑market richiede packaging chiaro delle capabilities: slicing, priorità, breakout locale, VoNR, edge e Api di rete. Le telco dovranno costruire offerte verticali con metriche e Sla comprensibili ai buyer enterprise. Servono referenze, ecosistemi device certificati e tool per misurare l’esperienza in tempo reale.
La telemetria sarà la base per la fiducia. Gli utenti chiederanno prove di latenza, stabilità e qualità. Il 5G-Advanced permette di esporre questi indicatori via Api, integrabili nei sistemi di IT service management. È qui che il core SA mostra il suo peso: nativo cloud, automabile, osservabile.






