Il 5G Standalone (SA) rappresenta il vero salto di qualità nel mondo delle telecomunicazioni. Dopo la prima fase del 5G “ibrido”, basato su infrastrutture NSA (Non-Standalone) che si appoggiano ancora al core Lte, la nuova generazione SA consente di liberare tutto il potenziale delle reti di quinta generazione: latenza ridotta, maggiore efficienza, e la possibilità di costruire ecosistemi digitali personalizzati per ogni esigenza industriale o consumer.
Secondo il Mea Broadband Index Report 2025 di Nokia, tra sei e sette operatori nella regione Medio Oriente e Africa hanno già avviato o completato implementazioni 5G Standalone, un passaggio destinato ad accelerare nei prossimi due anni. Questa evoluzione non è solo tecnologica, ma economica: significa aprire nuovi mercati, rendere più efficienti le reti e offrire servizi a valore aggiunto impossibili con le architetture precedenti.
Il 5G SA introduce inoltre il Voice over New Radio (VoNR), che garantisce tempi di connessione inferiori a due secondi e una qualità audio superiore rispetto al VoLTE. È un segnale chiaro del passaggio verso reti pienamente digitali, capaci di integrare voce e dati su un’unica infrastruttura intelligente.
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La nuova architettura della connettività
La chiave del 5G SA è la sua architettura indipendente, fondata su un core nativo cloud che permette di gestire separatamente le componenti di rete, scalare rapidamente e introdurre funzioni avanzate come l’uplink MIMO, la carrier aggregation e l’intelligenza artificiale distribuita.
Il risultato è una rete più dinamica, pronta a rispondere in tempo reale alle esigenze dei diversi settori industriali: dalla sanità alla logistica, dalla produzione manifatturiera all’energy tech.
Il report Nokia sottolinea come il mid-band spectrum (da 1000 a 7000 MHz) rappresenti il cuore della copertura 5G nella regione, con il banda 3.5 GHz come “sweet spot” tra capacità e ampiezza di segnale.
Tuttavia, la penetrazione resta ancora limitata al 10–15% dei siti LTE, a causa di costi elevati e scarsità di spettro.
Per estendere la copertura, gli operatori stanno sperimentando l’uso di bande FDD a 700 e 2100 MHz, ottimizzando la rete per ambienti indoor e aree rurali. È un equilibrio complesso, ma necessario per garantire un 5G realmente inclusivo.
Il 5G come infrastruttura industriale
L’autonomia del 5G SA consente di creare reti dedicate e isolate, progettate per specifiche applicazioni professionali: smart factory, sistemi di monitoraggio energetico, sanità connessa, agricoltura di precisione.
La combinazione tra bassa latenza e slicing di rete offre un livello di controllo e affidabilità prima impensabile. Ogni “slice” può essere calibrata per fornire performance garantite — ad esempio per il trasporto logistico o le comunicazioni critiche — e fatturata in base a contratti SLA, aprendo così una nuova frontiera di monetizzazione per gli operatori.
Un esempio significativo arriva dagli Emirati Arabi Uniti, dove Nokia ha collaborato con un operatore locale per realizzare la prima sperimentazione di slicing su rete di trasporto, dimostrando la possibilità di fornire connettività differenziata per eventi, aziende e infrastrutture pubbliche.
Allo stesso tempo, in Kenya, una sperimentazione FWA basata su slicing ha mostrato come il modello possa estendersi anche ai servizi domestici, garantendo priorità di banda e prestazioni dedicate agli utenti premium.
5G RedCap: l’anello mancante tra IoT e industria
Accanto al 5G SA, un’altra innovazione promette di cambiare il volto del settore: il 5G RedCap (Reduced Capability).
Progettato per collegare dispositivi IoT a basso consumo e costo, il RedCap offre connettività efficiente e duratura per sensori, wearable, sistemi di videosorveglianza e dispositivi industriali.
Nokia ha già realizzato prove sul campo in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi, dimostrando che il RedCap può ridurre del 60% il costo dei modem rispetto alle connessioni 5G eMBB e abbattere i consumi energetici fino al 70%.
Si tratta di un tassello cruciale per l’Industria 4.0 africana, dove la produttività è spesso frenata da infrastrutture obsolete e costi di connettività elevati. Il RedCap consente di digitalizzare processi industriali e servizi pubblici in modo sostenibile, creando nuovi ecosistemi locali di innovazione.
Fixed Wireless Access: il ponte verso la connettività universale
Se il 5G SA è il cuore tecnologico della trasformazione, il Fixed Wireless Access (FWA) ne è il volto sociale.
Grazie alle sue caratteristiche di installazione rapida, flessibilità e costi ridotti, il FWA sta diventando lo strumento principale per portare internet ad alta velocità nelle aree rurali e periurbane, dove la fibra ottica non arriva.
Secondo il report, gli abbonamenti FWA in Medio Oriente e Africa cresceranno da 23 milioni nel 2025 a 34 milioni nel 2030, con un tasso medio annuo dell’8,1%.
Ma è il 5G FWA a segnare la svolta: la sua crescita del 23,5% annuo dimostra come le reti mobili di nuova generazione stiano diventando il principale motore della banda larga domestica. In Africa occidentale, la quota del 5G FWA passerà dal 15% al 35% delle connessioni entro cinque anni, mentre nei paesi del Golfo sarà presto la norma.
Il successo di questa tecnologia si spiega con una combinazione di fattori:
la disponibilità di spettro 5G, la diffusione di router compatibili a basso costo e il sostegno dei governi che vedono nel FWA una soluzione immediata contro il digital divide.
Le sue applicazioni vanno dalle abitazioni alle PMI, fino alle scuole e agli ospedali, garantendo una rete stabile e scalabile anche in assenza di infrastrutture cablate.
Connettività e sostenibilità: una sinergia necessaria
L’espansione del 5G SA e del FWA non può prescindere dal tema della sostenibilità.
Il report Nokia mostra come le nuove architetture, supportate da intelligenza artificiale e automazione, possano ridurre drasticamente i consumi energetici e le emissioni di CO₂.
Le soluzioni basate sulla piattaforma MantaRay SMO consentono di tagliare del 20% il consumo energetico e del 30% i tempi di implementazione, grazie a un controllo automatizzato dell’intera rete.
Parallelamente, Nokia Rural Connect rappresenta un modello virtuoso di innovazione inclusiva: attraverso la riutilizzazione di hardware e l’adozione di energia solare, ha dimostrato di poter ridurre il costo totale di proprietà (TCO) fino al 50% e le emissioni fino al 90%.
È la prova che espandere la copertura digitale non significa necessariamente aumentare l’impatto ambientale — anzi, la tecnologia può diventare alleata della transizione ecologica.
Verso una nuova economia della rete
La convergenza tra 5G SA, RedCap e FWA segna l’inizio di una nuova era per le telecomunicazioni in Medio Oriente e Africa.
Da un lato, gli operatori possono finalmente monetizzare il traffico dati attraverso servizi differenziati e reti “a fette” dedicate a specifici settori o clienti; dall’altro, i cittadini beneficiano di una connettività più veloce, accessibile e affidabile.
È una rivoluzione silenziosa, ma destinata a cambiare il modo in cui l’Africa e il Medio Oriente partecipano all’economia digitale globale.
Nokia, nel suo ruolo di attore industriale e tecnologico, descrive questo scenario non solo come una sfida infrastrutturale, ma come un’opportunità per creare reti che pensano, reagiscono e si adattano, riducendo la distanza tra tecnologia e sostenibilità.
In questo equilibrio tra efficienza, equità e innovazione si gioca la vera partita del 5G Standalone: un’infrastruttura autonoma per una società connessa e consapevole.