l’analisi

Italia connessa: la corsa a ostacoli tra ritardi, burocrazia e sfide sociali



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I piani “Italia a 1 Giga” e “Italia 5G” hanno accelerato la diffusione della banda ultralarga, ma restano nodi irrisolti: lentezze amministrative, contenziosi e carenza di manodopera. Servono semplificazione, catasto unico e formazione per completare la trasformazione digitale del Paese

Pubblicato il 3 nov 2025

Maurizio Decina

Professore emerito, Politecnico di Milano



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L’evoluzione delle infrastrutture digitali in Italia ha compiuto passi significativi negli ultimi anni, grazie anche ai piani strategici nazionali “Italia a 1 Giga” e “Italia 5G”, sostenuti dal Pnrr per la digitalizzazione delle vaste aree grigie e bianche del paese in cui non c’è competizione tra operatori . Tuttavia, la piena realizzazione di una rete capillare in fibra ottica e l’adozione diffusa del 5G incontrano ancora ostacoli strutturali, normativi e sociali. Si analizza qui brevemente lo stato attuale, le criticità principali e le soluzioni possibili, offrendo raccomandazioni concrete per i decisori locali.

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