Il mercato delle soluzioni per il Radio Access Network (Ran) sembrerebbe trovarsi in una fase di stallo. A sostenerlo è un un nuovo rapporto sul 6G realizzato da Dell’Oro Group. Secondo lo studio, dal 2000 i ricavi generati dal comparto Ran a livello globale sono infatti cresciuti solo dell’1% in termini nominali (valori in dollari statunitensi). Se si tiene conto dell’inflazione, il quadro è ancora meno favorevole.
Mentre il settore sta entrando nella seconda fase dell’implementazione del 5G, con la sempre maggiore diffusione del 5G Standalone, e crescono impegno e investimenti nella ricerca sulla tecnologia 6G, la domanda che si pongono gli analisti di Dell’Oro è cruciale: per la sesta generazione di soluzioni di connettività bisogna attendersi le stesse dinamiche?
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Il punto di vista di Dell’Oro
“La nostra posizione a lungo termine e la nostra caratterizzazione di questo mercato non sono cambiate”, dichiara Stefan Pongratz, vicepresidente della ricerca Ran e Telecom Capex presso Dell’Oro Group. “La rete Ran svolge un ruolo fondamentale nel più ampio mercato delle telecomunicazioni. Esistono opportunità per espandere la Ran oltre i tradizionali casi d’uso. Allo stesso tempo, esistono seri rischi a breve termine orientati al ribasso, in particolare se si considera il rallentamento del traffico dati”, continua Pongratz.
Il rapporto di ricerca sul 6G di Dell’Oro Group offre una panoramica del mercato Ran, analizzando le performance delle diverse soluzioni tecnologiche, con tabelle che riportano i ricavi dei produttori per il totale Ran nei prossimi dieci anni.
Il 6G Ran è analizzato per spettro (Sub-7 GHz, cmWave, mmWave), per Massive Mimo (Multiple Input, Multiple Output) e per regione (Nord America, Europa, Medio Oriente e Africa, Cina, Asia Pacifico esclusa la Cina e l’area Caribbean & Latin America).
Lo scenario di base delineato da Dell’Oro prevede che il mercato Ran rimanga stabile nei prossimi dieci anni. Una tesi che si basa sul presupposto che la rete mobile incontrerà difficoltà di utilizzo entro la fine del decennio, stimolando un aumento degli investimenti in 6G dominato dai sistemi Massive Mimo nello spettro Sub-7GHz/cm Wave, utilizzando il più possibile la rete macro esistente.
Il rapporto delinea anche scenari di crescita più ottimistici, che dipendono in gran parte dalla traiettoria di crescita del traffico dati mobile, compreso l’impatto del wireless privato e dell’Fwa.
Infine Dell’Oro prevede che gli investimenti cumulativi in Ran 6G nel quinquennio 2029-2034 rappresenteranno dal 55 al 60% della spesa totale in soluzioni Radio Access Network ipotizzati per il periodo.
Cos’è il 6G
Il 6G è un approccio alla connettività che si dovrebbe concretizzare a partire dal 2030. Le caratteristiche delle tecnologie di sesta generazione includono un aumento esponenziale delle velocità di trasmissione dei dati, latenza quasi nulla e una capacità di connessione che permetterà di gestire miliardi di dispositivi IoT simultaneamente.
A differenza del 5G, che si concentra sulla velocità di connessione per utenti e dispositivi mobili, il 6G si propone di evolversi in una “rete intelligente” che integra l’intelligenza artificiale e l’automazione per ottimizzare le performance in tempo reale. Vediamo più nello specifico i fattori che determinano la specificità di questa tecnologia.
Velocità e latenza: i nuovi standard
Una delle promesse principali del 6G riguarda l’incremento della velocità di trasmissione. Mentre il 5G offre velocità fino a 10 Gbps, il 6G potrebbe arrivare a 1 Tbps, una differenza abissale che permetterà applicazioni più avanzate come il trasferimento di file di grandi dimensioni in tempo reale e la gestione di sistemi IoT più complessi. La latenza, invece, dovrebbe scendere al di sotto del millisecondo, aprendo a nuove possibilità nell’automazione industriale, nella telemedicina e nei veicoli autonomi.
Capacità di connessione e copertura
Il 6G sarà in grado di gestire una quantità impressionante di dispositivi connessi simultaneamente, stimata in circa 10 milioni di dispositivi per chilometro quadrato, rispetto ai 100mila dispositivi supportati dal 5G. Ciò permetterà di espandere ulteriormente l’Internet delle cose (IoT), supportando la crescente domanda di dispositivi connessi in ogni settore della nostra vita.
Innovazioni nei dispositivi e nelle applicazioni
I dispositivi 6G non saranno limitati ai telefoni e ai computer: si prevede che includano occhiali AR, dispositivi indossabili, veicoli autonomi e robot industriali, tutti interconnessi in un ecosistema intelligente. Le applicazioni più avanzate, come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR), vedranno progressi significativi grazie alla latenza quasi nulla del 6G, migliorando l’esperienza utente in ambiti come l’intrattenimento e l’educazione.
Intelligenza artificiale e automazione
L’AI avrà un ruolo centrale nello sviluppo e nella manutenzione dei networj 6G. La gestione automatica della rete, basata sull’intelligenza artificiale, sarà in grado di ottimizzare l’utilizzo delle risorse in tempo reale, migliorando l’efficienza energetica e garantendo connessioni stabili anche in condizioni di elevato traffico.































































