La Commissione infrastrutture e reti (Cir) dell’Autorità per le
garanzie nelle comunicazioni presieduta da Corrado Calabrò ha
approvato oggi le nuove regole in materia di interconnessione IP e
di interoperabilità per la fornitura di servizi Voip. "Si
tratta di un provvedimento importante per contribuire a un salto di
qualità del sistema delle telecomunicazioni italiane", si
legge nella nota emessa dal'Authority.
Le nuove regole, messe nero su bianco nella delibera approvata oggi
sono frutto di una consultazione pubblica alla quale hanno
partecipato i più importanti operatori e l’Aiip (Associazione
Italiana degli Internet Provider). "Si tratta di un passaggio
regolamentare fondamentale ai fini dell’evoluzione, già da anni
in atto, delle attuali reti telefoniche (basate sulla tecnologia
cosiddetta Tdm) verso architetture di nuova generazione,
standardizzate in ambito internazionale e basate appunto sul
paradigma IP", spiega ancora l'Authority. Il secondo
passaggio sarà la regolamentazione, nell’ambito del trasporto
metropolitano utilizzato per servizi bitstream, dalla tecnologia
Atm alla tecnologia Ethernet, oltre che dal rame alla fibra
nell’ultimo miglio. "Ciò consentirà di dotare il Paese,
entro 1-2 anni, di una rete a banda larga/ultralarga
all’avanguardia", conclude l'Agcom.
Ecco gli elementi salienti della delibera:
• passaggio all’interconnessione all-IP come unica modalità a
partire dal 1° gennaio 2013
• utilizzo di specifiche di interconnessione ETSI/ITU (gli
organismi di standardizzazione internazionale) service aware, che
consentono la fornitura di servizi a qualità garantita;
• sostanziale riduzione del numero dei bacini di
raccolta/terminazione (aree gateway) per l’interconnessione alla
rete di Telecom Italia, i quali passano dagli attuali 660 circa a
16 (corrispondenti a 32 nodi di interconnessione ridondati, 2 per
ogni area) grazie alla maggiore efficienza delle reti IP;
• coincidenza tra i nodi di interconnessione IP con gli attuali
nodi bitstream con sostanziale vantaggio per gli operatori in
termini di efficienza;
• nessuna conseguenza, con il passaggio all’interconnessione
IP, per le attuali regole in materia di portabilità del numero
(NP), Piano di Numerazione e prestazioni di giustizia;
• definizione, entro 3 mesi dall’adozione del provvedimento,
delle specifiche di dettaglio da parte degli operatori e avvio
della migrazione dalla tecnologia TDM all’interconnessione IP
(nel periodo di migrazione le due tecnologie potranno condividere
sulla base delle attuali regole);
Il passaggio all’interconnessione IP sulla base di regole certe,
all’avanguardia in ambito internazionale, consentirà di
accelerare il processo virtuoso di transizione dalla vecchia
tecnologia TDM, su cui sono state basate le reti telefoniche negli
ultimi decenni, alla tecnologia IP con vantaggio per le imprese e
gli utenti finali.