"L’ombra del monopolio si affaccia sul mercato della banda
larga, con possibili danni ai consumatori e alla concorrenza":
lo scrive in una nota l'Aiip, associazione Internet Provider,
secondo la quale "il pericolo arriva da una delibera
che l’Autorità Garante delle Comunicazioni (Agcom) ha in esame
questo dicembre per regolare le reti di nuova generazione su fibra
ottica".
"Il problema – scrive l'associazione – è che l’attuale
testo della delibera rimuove l’obbligo da parte di Telecom Italia
di aprire la propria rete ad operatori terzi a prezzi orientati ai
costi su tutto il territorio italiano tramite l’offerta
all’ingrosso 'bitstream'".
"Aiip non si oppone sic et simpliciter alla rimozione del
criterio dell’orientamento al costo nelle offerte Bitstream su
rete Nganin talune zone” dice Marco Fiorentino, Vice Presidente
di Aiip “ma chiediamo che ciò avvenga solo a valle
dell’analisi dell’effettiva concorrenza nel mercato bitstream,
in linea con le procedure europee, e non a fronte delle mera
previsione di concorrenza nel mercato bitstream, che sulla rete in
rame non si è mai sviluppata. La rimozione di tale criterio in
assenza di offerte bitstream alternative a quelle di Telecom Italia
ed in concorrenza fra di loro sarebbe equivalente ad eliminare del
tutto il Bitstream, il primo gradino della scaletta di
infrastrutturazione”.
“Il suggerimento di non deregolamentare – conclude Aiip – ci
appare bilanciato se si considera che il Bitstream sino ad oggi è
stato un caposaldo per garantire una ricca scelta tra offerte a
banda larga di operatori diversi. E il bitstream ha bisogno di
poggiare su prezzi che siano orientati ai costi effettivi, proprio
com’è stato finora sulla rete in rame. Solo così si potrà
generare offerte concorrenziali e sostenibili anche sulla banda
larghissima in fibra ottica.”