La nuova era delle tlc satellitari in Europa inizia a prendere forma: nasce SatCo, joint venture tra Vodafone Group e Ast SpaceMobile, che punta a lanciare servizi commerciali di connettività diretta ai dispositivi mobili entro il 2026. L’annuncio conferma la strategia dei due player: creare un’infrastruttura satellitare unica in Europa, pensata per operatori mobili e destinata ad accelerare la digitalizzazione di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
La nuova società avrà sede in Lussemburgo, scelta per la sua centralità geografica, la stabilità normativa e la forte vocazione al digitale. Il progetto è stato presentato in anteprima al Mobile World Congress 2025, ma solo ora arrivano i primi dettagli operativi, che fanno intravedere una vera svolta strategica per il comparto telco europeo.
SatCo nasce con una missione chiara: offrire connettività satellitare diretta ai dispositivi mobili, senza bisogno di antenne o terminali dedicati. Un approccio rivoluzionario che apre le porte a una copertura totale del territorio, incluse le aree rurali, montane, isolate o soggette a blackout delle reti terrestri.
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Lussemburgo, centro operativo per le tlc satellitari Ue
La decisione di localizzare la sede centrale di SatCo in Lussemburgo non è casuale. Il Paese è oggi uno degli hub europei più attivi nel settore aerospaziale e delle telecomunicazioni avanzate. Ospita già numerose iniziative legate alla space economy e si distingue per un ambiente normativo favorevole all’innovazione e alla sperimentazione.
Vodafone e Ast SpaceMobile hanno sottolineato come il Lussemburgo offra una base ideale per coordinare la distribuzione esclusiva dei servizi satellitari Ast in Europa, attraverso una piattaforma unica pensata per gli operatori mobili. In questo senso, SatCo si propone come modello europeo di governance della connettività satellitare, favorendo economie di scala e interoperabilità tra più operatori.
Il dialogo con il governo lussemburghese e con le istituzioni europee è già in fase avanzata. L’obiettivo dichiarato è contribuire a una strategia spaziale europea coesa, che integri gli sforzi pubblici e privati nel campo delle tlc satellitari, in un’ottica di sovranità digitale e sicurezza delle infrastrutture.
Un mercato pronto: interesse da 21 Paesi Ue
Nel comunicato congiunto, Vodafone e Ast SpaceMobile hanno confermato di aver ricevuto manifestazioni d’interesse da operatori mobili attivi in 21 Stati membri dell’Unione Europea e in altri Paesi europei. Un dato che evidenzia quanto la domanda di connettività satellitare diretta sia già presente e crescente.
Gli operatori vedono nei servizi SatCo un’opportunità concreta per raggiungere aree attualmente non servite da reti terrestri o dove l’estensione della copertura 5G comporterebbe costi elevati. Ma la tecnologia non è pensata solo per l’outdoor remoto: anche in contesti urbani o industriali, le tlc satellitari rappresentano una soluzione di backup e continuità operativa.
Questo modello apre la strada a una nuova generazione di servizi broadband, che combinano l’agilità della rete mobile con la copertura estesa dei satelliti in orbita bassa (Leo). Proprio questo tipo di satelliti permette una latenza ridotta e una migliore integrazione con i dispositivi mobili esistenti.
Un modello europeo per le tlc satellitari
SatCo si presenta come un ponte tra settore pubblico e privato, in grado di catalizzare investimenti e know-how attorno alla sfida della copertura universale. La società collaborerà con istituzioni, governi nazionali, operatori telco e aziende tecnologiche per disegnare un modello condiviso di tlc satellitari, al servizio della trasformazione digitale del continente.
Questa iniziativa si inserisce perfettamente nella cornice strategica della Digital Decade europea, che prevede l’accesso universale alla banda ultralarga entro il 2030. Il satellite non è più considerato un’alternativa secondaria, ma un componente essenziale dell’infrastruttura digitale europea.
A questo proposito, l’integrazione tra satelliti e reti terrestri è vista come il futuro delle telecomunicazioni ibride. Un modello già in sperimentazione da parte di altri attori, ma che SatCo intende rendere operativo su larga scala.
Vodafone e Ast SpaceMobile: alleanza strategica per l’innovazione
Il progetto SatCo si basa su una partnership consolidata tra Vodafone Group e Ast SpaceMobile, due realtà che stanno già lavorando insieme per abilitare la prima rete satellitare diretta-to-device al mondo. Vodafone, insieme a Verizon e AT&T, è uno dei principali investitori nella società americana, che ha sviluppato tecnologie satellitari compatibili con smartphone standard.
Ast SpaceMobile ha già lanciato con successo un satellite dimostrativo in orbita bassa, capace di connettersi direttamente con dispositivi mobili convenzionali. La prospettiva è quella di creare un servizio globale di roaming satellitare, che permetta di inviare dati, messaggi e chiamate anche in assenza di copertura terrestre.
Con SatCo, questa tecnologia approda ufficialmente in Europa, con l’obiettivo di servire in esclusiva gli operatori mobili europei, in un’ottica di controllo locale, interoperabilità e indipendenza tecnologica.
Applicazioni strategiche: PA, industria e resilienza delle reti
L’impatto delle tlc satellitari dirette ai dispositivi mobili va ben oltre l’ambito consumer. Le potenzialità si estendono a scenari critici per la pubblica amministrazione, come la gestione delle emergenze, la protezione civile, la continuità operativa in caso di disastri naturali o blackout infrastrutturali.
Anche il mondo industriale guarda con interesse a questo tipo di connettività. Settori come energia, logistica, trasporti e agricoltura possono beneficiare della disponibilità costante di dati, anche in aree prive di copertura terrestre. Le telco satellitari si profilano quindi come abilitatori chiave della trasformazione digitale dei settori produttivi, in linea con il programma europeo per l’automazione e l’efficienza dei processi.
Infine, la rete satellitare offre un vantaggio determinante in termini di resilienza, garantendo ridondanza ai sistemi mobili tradizionali. Un fattore cruciale in un momento storico in cui la cybersecurity e l’autonomia strategica delle infrastrutture digitali sono priorità politiche ed economiche.