Il mercato delle reti mobili entra in una fase di maturazione tecnologica, guidata dall’accelerazione del 5G SA (Standalone) e dall’avvento del Multi-Access Edge Computing (Mec). Secondo l’ultimo rapporto quinquennale (2024-2029) pubblicato da Dell’Oro Group, il settore del 5G SA vivrà una crescita annua composta (Cagr) del 6%. Parallelamente, il Mec assisterà a un vero e proprio boom, con un’espansione stimata al 17% Cagr, grazie a tecnologie chiave come il network slicing dinamico, le Api aperte promosse dalla Gsma, e l’adozione di dispositivi Reduced Capability (RedCap).
Un quadro di scenario che apre nuovi scenari strategici per gli operatori, ormai chiamati non solo ad aggiornare l’infrastruttura core, ma soprattutto a sfruttare pienamente le potenzialità dell’intelligenza artificiale e del cloud distribuito per offrire nuovi servizi e maggiore efficienza operativa.
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5G Standalone, la svolta per il mercato Mobile Core Network
L’adozione del 5G SA rappresenta una svolta fondamentale nel mercato Mobile Core Network, permettendo agli operatori di sfruttare pienamente tutte le potenzialità della nuova rete. Come confermato da Dave Bolan, Research Director di Dell’Oro Group, il mercato crescerà del 6% annuo fino al 2029, grazie alla continua espansione delle reti 5G SA. Ad oggi, già 70 operatori mobili hanno implementato reti standalone in 39 Paesi, con recenti attivazioni nel 2025 da parte di operatori di peso come Orange in Francia, Romania e Slovacchia, Vodafone in Spagna e O2 nella Repubblica Ceca.
Nonostante questa diffusione crescente, gran parte degli operatori non ha ancora aperto completamente le reti 5G SA al mercato consumer. Bouygues Telecom, O2 Telefónica e Sfr in Francia, Bharti Airtel in India, 3 in Irlanda, Sunrise in Svizzera, così come AT&T e Verizon negli Usa, stanno inizialmente puntando su applicazioni aziendali e servizi Fixed Wireless Access (Fwa), per poi espandersi al mercato consumer nei prossimi mesi. Una scelta strategica che punta a ottimizzare gli investimenti, validando prima la rete in ambienti a maggiore ritorno economico.
Mec, crescita esplosiva guidata da slicing e Api aperte
Mentre il mercato del 5G core si espande con ritmi sostenibili, il vero protagonista della crescita tecnologica sarà il Multi-Access Edge Computing (Mec), con un Cagr previsto del 17% entro il 2029. Questo segmento sta beneficiando di tre trend tecnologici chiave: il network slicing dinamico, il supporto alle Api aperte promosse dalla Gsma Open Gateway, e l’introduzione di dispositivi Reduced Capability (RedCap).
La tecnologia dello slicing dinamico consente agli operatori di gestire le risorse di rete con estrema flessibilità, offrendo capacità e prestazioni “on-demand” in base alle esigenze specifiche di ogni applicazione. Questo modello è particolarmente efficace in scenari enterprise e IoT, dove è cruciale garantire risorse dedicate con elevata qualità del servizio.
Contestualmente, il progetto Gsma Open Gateway sta accelerando rapidamente l’integrazione di servizi attraverso Api standardizzate, che permettono agli sviluppatori e agli operatori di monetizzare nuovi servizi digitali con maggiore rapidità e minore complessità. Ad oggi, ben 72 operatori mobili in tutto il mondo hanno aderito all’iniziativa, implementando almeno 17 Api definite. Tra i vendor è in atto una vera e propria corsa alla compliance con Open Gateway, che sta diventando il nuovo standard industriale per il Mec.
Infine, i dispositivi RedCap (Reduced Capability) stanno favorendo una maggiore adozione del Mec in ambito IoT grazie alla loro capacità di ridurre costi e complessità dei moduli di connettività, estendendo significativamente il campo di applicazione del 5G in settori precedentemente esclusi per motivi economici.
AI generativa e agentic AI, i nuovi driver per le reti 5G SA
Secondo Dell’Oro Group, la prossima grande sfida per gli operatori sarà rappresentata dall’intelligenza artificiale, specialmente nelle sue forme più evolute come l’AI generativa e l’Agentic AI. Queste tecnologie, che generano e gestiscono autonomamente grandi quantità di dati in tempo reale, richiederanno reti con performance sempre più elevate, latenza minima e affidabilità estrema.
“L’emergere dell’intelligenza artificiale generativa e agentica – sottolinea Dave Bolan – potrebbe spingere ulteriormente al rialzo il tasso di crescita del mercato Mobile Core Network, superando il già significativo 6% Cagr attuale. L’AI agentica è il passo decisivo verso reti autonome di livello 4 (L4 autonomous networking), in grado di ridurre sensibilmente i costi operativi per gli operatori”.
Le reti autonome, infatti, possono gestire in modo indipendente gran parte delle operazioni di ottimizzazione e manutenzione, consentendo agli operatori di ridurre costi, aumentare efficienza, e focalizzarsi sull’innovazione e sulla generazione di nuovi ricavi attraverso servizi ad alto valore aggiunto.
Upgrade delle reti Ims e tramonto definitivo del 3G
Con la progressiva dismissione delle reti 3G, gli operatori si trovano ora a dover affrontare l’upgrade obbligatorio verso l’Ims Core, per garantire la continuità dei servizi voce anche sulle reti 4G e 5G. Questo scenario determina un aumento del 9% nelle proiezioni di ricavi cumulati del segmento IMS Core/Voice Core per il periodo 2025-2029 rispetto alle precedenti stime.
Un passaggio strategico che, oltre a essere inevitabile, rappresenta anche un’opportunità per razionalizzare e modernizzare ulteriormente l’infrastruttura core, preparandola alle future esigenze del mercato, sempre più orientate verso reti convergenti e cloud-native.
Verso un ecosistema integrato tra 5G SA, Mec e AI
La combinazione tra 5G Standalone, Mec e intelligenza artificiale apre scenari totalmente nuovi per il settore telco. Gli operatori che sapranno integrare efficacemente queste tecnologie potranno offrire soluzioni sempre più avanzate, personalizzate e competitive, migliorando l’esperienza utente e creando nuove fonti di ricavo.
Come evidenziato chiaramente dal report di Dell’Oro, l’integrazione tra rete, edge computing e AI sarà la chiave strategica del futuro immediato, determinando non solo l’efficienza operativa, ma anche la capacità di rispondere rapidamente alle esigenze di mercati sempre più dinamici e digitalizzati.