“In ambito di accesso alla banda ultralarga occorre fissare i parametri di service level agreement tra gli operatori e i gestori degli impianti multiservizio. Ad oggi le telco finiscono per rifiutare di usare quei pochi impianti già installati trincerandosi dietro la scusa delle performance non controllabili di un impianto di distribuzione non gestito da loro. E un ulteriore passaggio di revisione andrebbe fatto sulle linee guida Agcom in materia di accesso alle unità immobiliari, che in un esercizio di contorsionismo normativo ha consentito alle telco di continuare ad installare fibra ottica a proprio piacimento senza dover necessariamente usare gli impianti multiservizio anche laddove installati”: Domenico Di Canosa, presidente della Smart Buildings Alliance Italia fa il punto con CorCom sulle questioni da sanare per spingere l’infrastrutturazione a banda ultralarga negli edifici anche e soprattutto tenendo conto degli obiettivi Pnrr. Tema di cui si parlerà in occasione del “Summit for Territories 2024”, terza edizione dell’evento organizzato dall’associazione che andrà in scena a Roma il prossimo 11 settembre (qui il programma)
L’INTERVISTA
Banda ultralarga negli edifici, Di Canosa: “Fissare parametri Sla e rivedere linee guida Agcom”
Secondo il presidente della Smart Buildings Alliance “le telco si trincerano dietro la scusa delle performance non controllabili”. E bisogna sanare le questioni regolatorie: “Il contorsionismo normativo ha consentito di continuare a installare fibra a piacimento senza dover necessariamente usare gli impianti multiservizio anche dove presenti”
Direttore

Continua a leggere questo articolo
Who's Who
Aziende
Argomenti
Canali