osservatorio internazionale

Cavi sottomarini, il Regno Unito lancia un programma di difesa ibrida



Indirizzo copiato

L’iniziativa, denominata Atlantic Bastion, costituirebbe una risposta all’escalation delle attività di sorveglianza russe nel mare del Nord. Il segretario alla Difesa John Healey: “Puntiamo a creare una forza basata sull’AI incredibilmente avanzata in grado di individuare, scoraggiare e sconfiggere le minacce”

Pubblicato il 9 dic 2025



cavi_sottomarini_corcom

Il governo britannico ha annunciato una nuova strategia per la protezione dei cavi sottomarini che garantiscono la connettività digitale del Paese. In particolare, verranno utilizzati vascelli a guida autonoma affiancati a navi da guerra con equipaggio e a una flotta aerea, il tutto coordinato con l’ausilio di piattaforme AI based.

Un’iniziativa contro le presunte ingerenze russe

Le autorità di Londra sottolineano che l’iniziativa – denominata Atlantic Bastion – costituisce una risposta all’escalation delle attività di sorveglianza russe nei mari che circondano il Regno Unito. Più nello specifico, il programma del Ministero della Difesa dovrebbe affrontare direttamente l’aumento dell’attività dei sottomarini e dei vascelli inviati dalla Russia, a partire dalla nave spia Yantar che – almeno secondo il segretario alla Difesa John Healey – avrebbe mappato le infrastrutture sottomarine del Regno Unito.

Non più di un paio di mesi fa, la Joint Committee on National Security Strategy (Jcnss) del parlamento britannico aveva prodotto un rapporto che evidenziava queste minacce accusando il governo di Londra di essere “troppo timido” per agire.

D’altra parte, il Regno Unito dipende fortemente dai cavi sottomarini per la connettività Internet. Nonostante il Paese disponga di un totale di 64 cavi di questo tipo, secondo un recente rapporto parlamentare, tre quarti del traffico transatlantico passa attraverso due cavi che approdano a Bude, in Cornovaglia.

“Sebbene la nostra connettività nazionale non sia in pericolo immediato, dobbiamo prepararci alla possibilità che i nostri cavi possano essere minacciati in caso di crisi di sicurezza”, si legge nel documento della Commissione.

Più recentemente, il Primo Lord dell’Ammiragliato Sir Gwyn Jenkins ha spiegato che la recente revisione strategica della difesa del Regno Unito ha evidenziato la necessità per il Paese di affrontare le vulnerabilità sottomarine. “Ecco perché avviamo Atlantic Bastion, il nostro nuovo audace approccio per proteggere lo spazio di battaglia sottomarino contro una Russia in via di modernizzazione”, ha precisato Jenkins. “Sta prendendo forma una rete sottomarina rivoluzionaria, dalla dorsale medio-atlantica al Mare di Norvegia. Più autonoma, più resiliente, più letale e costruita in Gran Bretagna”.

Un programma economico, oltre che militare

“Il nostro programma pionieristico Atlantic Bastion è un progetto per il futuro della Royal Navy”, ha dichiarato il segretario alla Difesa John Healey. “Combina le più recenti tecnologie autonome e di intelligenza artificiale con navi da guerra e aerei di ultima generazione per creare una forza di combattimento ibrida incredibilmente avanzata in grado di individuare, scoraggiare e sconfiggere coloro che ci minacciano”.

Il governo ha affermato che l’iniziativa potrebbe creare migliaia di posti di lavoro nel Regno Unito. La statunitense Anduril e la tedesca Helsing, entrambe aziende di tecnologia della difesa specializzate in sistemi autonomi, nonché il gigante britannico della difesa Bae Systems, stanno già sostenendo l’iniziativa.

A maggio, il Ministero della Difesa ha pubblicato un bando di gara per l’iniziativa Atlantic Net, del valore di 24 milioni di sterline, in base al quale gli appaltatori possiederanno e gestiranno sistemi con equipaggio ridotto, telecomandati o autonomi che forniranno al personale della Royal Navy dati acustici analizzati con l’intelligenza artificiale.

guest

0 Commenti
Più recenti
Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati

0
Lascia un commento, la tua opinione conta.x