Nokia ha annunciato nuovi strumenti software e modelli di intelligenza artificiale che promettono di migliorare significativamente l’efficienza operativa e l’affidabilità della rete. Più nel dettaglio, le nuove funzionalità digitali, parte della piattaforma Altiplano, consentiranno agli operatori di creare un digital twin, un vero e proprio gemello digitale completo della propria rete Ftth, e di stabilire una visione unificata dei componenti attivi e passivi.
Si tratta di un set di soluzioni che contribuirà, si legge in una nota, “a ridurre i costi operativi e a migliorare l’affidabilità della rete Ftth, offrendo agli operatori la possibilità di rilevare le interruzioni in anticipo e di risolvere gli incidenti più rapidamente al primo tentativo”.
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Il ruolo dei gemelli digitali nelle reti di nuova generazione
Gli operatori che implementano reti Ftth hanno di solito una visibilità limitata dell’impianto esterno passivo, con conseguenti errori di inventario, costosi interventi ripetuti di camion, sforamenti di costi e ritardi nel servizio. Grazie a una migliore visibilità dell’impianto esterno, gli operatori possono risolvere i problemi più rapidamente, espandere le reti in modo efficiente e fornire una banda larga più affidabile alle proprie comunità.
Le funzionalità del gemello digitale di Altiplano sono compatibili con diverse soluzioni software di inventario e geospaziali, funzionano efficacemente in implementazioni greenfield o brownfield e sono preintegrate con la piattaforma digitale Nokia Broadband Easy per l’implementazione e le operazioni automatizzate della fibra.
“I gemelli digitali e gli strumenti di intelligenza artificiale svolgeranno un ruolo importante nelle reti autonome”, commenta Jaimie Lenderman, analista di Omdia. Unificando componenti attivi e passivi in un’unica vista, gli operatori possono ridurre al minimo le interruzioni, risolvere rapidamente i problemi e fornire una banda larga affidabile ed economica che definisce un nuovo standard di connettività”.
Una visione unificata e in tempo reale delle reti Ftth
Nokia Altiplano offre agli operatori una visione unificata e in tempo reale delle loro reti Ftth, utilizzando strumenti di automazione per semplificare i processi e convalidare costantemente i dati di inventario, topologia e risorse.
In particolare, la nuova applicazione Fiber Health Analyzer basata sull’intelligenza artificiale consente agli operatori di monitorare lo stato dei collegamenti in fibra, verificare la topologia importata, isolare i guasti della fibra, rilevare proattivamente i problemi, eseguire l’analisi delle cause principali e migliorare la qualità del servizio. Con la nuova applicazione Subscriber Line Identify, gli operatori possono invece verificare la connettività degli splitter con interruzioni minime o aggiornare l’inventario in tempo reale per riflettere accuratamente le realtà della rete.
Gli operatori possono accedere alle nuove applicazioni Fiber Health Analyzer e Subscriber Line Identifier direttamente dall’Altiplano Marketplace.
“Possiamo aiutare gli operatori a eliminare i punti ciechi associati alle implementazioni Ftth, eliminando la necessità di analizzare la rete attiva e passiva in modo indipendente”, spiega Geert Heyninck, direttore generale della funzione Reti a Banda Larga di Nokia. “I nostri strumenti software e le nostre piattaforme digitali forniscono una vista unificata della rete, consentendo agli operatori di rilevare i problemi più rapidamente e risolverli prima che degenerino. Ciò si traduce in significativi vantaggi operativi, riducendo i costi e migliorando sia l’affidabilità che la precisione delle reti”.
Reti autonome: opportunità e sfide dei digital twin
Le reti autonome, d’altra parte, non sono più un concetto futuristico, ma una realtà in costruzione. La visione di infrastrutture telco capaci di operare con minima o nulla supervisione umana si sta concretizzando proprio grazie alla convergenza tra intelligenza artificiale e digital twin. Questa trasformazione rappresenta un cambio di paradigma per i Communication Service Provider (Csp), che si trovano di fronte a una sfida strategica: ripensare la gestione delle reti in chiave automatizzata, predittiva e resiliente.
Nel cuore di questa rivoluzione troviamo il concetto di Autonomous Networks, reti capaci di auto-configurarsi, auto-ottimizzarsi, auto-ripararsi e auto-proteggersi, in un ciclo continuo di automazione chiusa. L’obiettivo è raggiungere un’esperienza “zero-X”: zero-wait, zero-touch, zero-trouble. Un traguardo che richiede una profonda revisione architetturale e l’adozione di tecnologie avanzate.
Il Network Digital Twin (Ndt) è il fulcro dell’autonomia operativa. Si tratta di una replica virtuale e dinamica della rete fisica, aggiornata in tempo reale con dati di telemetria, configurazioni, allarmi e traffico. Questo “specchio digitale” consente simulazioni e analisi avanzate, fungendo da motore cognitivo alimentato da AI e machine learning.
Il Ndt non è solo uno strumento di visualizzazione, ma un sistema decisionale che elabora dati complessi per generare istruzioni e azioni correttive. Queste vengono poi eseguite dal layer di orchestrazione della rete, in un loop continuo di monitoraggio, analisi e intervento. La visualizzazione tramite dashboard intuitive rende il processo trasparente e gestibile, anche in ambienti multi-dominio.
Nonostante i vantaggi offerti da questa rivoluzione, i Csp devono affrontare ostacoli significativi nell’adozione delle Autonomous Networks. La costruzione di capacità AI/ML on-premise comporta costi iniziali elevati, legati all’infrastruttura hardware (Gpu, storage) e alla gestione operativa.
La complessità dei sistemi richiede competenze specialistiche, aumentando l’overhead. Inoltre, la scalabilità è limitata: espandere capacità on-premise è lento e costoso, rendendo difficile adattarsi alle esigenze dinamiche della rete.
Anche la frammentazione degli strumenti e la mancanza di una piattaforma unificata, infine, possono rallentarne lo sviluppo; le pipeline AIOps/MLOps risultano spesso manuali e incoerenti, ostacolando l’innovazione.