La banda ultralarga (Uwb) si prepara a diventare la tecnologia di riferimento per la connettività a corto raggio. Secondo Abi Research, entro il 2030 saranno 1,4 miliardi i dispositivi equipaggiati con Uwb, con un tasso di crescita annuo composto del 21% tra il 2025 e il 2030. La spinta arriva dalla nuova generazione basata sullo standard Ieee 802.15.4ab, che introduce funzionalità avanzate di ranging, sensing e comunicazione sicura. Per le telco, questo scenario apre opportunità di monetizzazione su servizi di prossimità, reti private e Api di rete, in un contesto di convergenza con 5G ed edge computing.
Abi evidenzia che nel 2024 sono stati spediti 436 milioni di dispositivi Uwb. Nel 2025, il 27% degli smartphone integrerà questa tecnologia, percentuale destinata a superare il 52% entro il 2030. Lo smartphone diventa così l’hub centrale per chiavi digitali, accessi fisici, pagamenti contactless, ticketing e localizzazione indoor. “Uwb è una tecnologia fondamentale”, ha dichiarato Andrew Zignani, Senior Research Director di Abi Research. Ma la crescita porta anche sfide: standardizzazione, interoperabilità e gestione dello spettro sono priorità per evitare frammentazioni.
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Banda ultralarga e Ieee 802.15.4ab: la svolta tecnologica
La nuova generazione Uwb, definita da Ieee 802.15.4ab, rappresenta un salto qualitativo rispetto alla precedente 802.15.4z. Tra le novità: pacchetti multi-millisecondo, adattamento dinamico del data rate, assistenza narrowband opzionale e sensing Radar standardizzato. Queste evoluzioni garantiscono misure di distanza più accurate, maggiore robustezza e data rate superiori, con consumi ridotti. Per le telco, significa poter integrare servizi di prossimità in reti private 5G, piattaforme IoT e soluzioni edge.
I primi prototipi hardware compatibili con 802.15.4ab sono attesi nel primo trimestre 2026, segnale che la filiera semiconduttori si sta già muovendo. La banda ultralarga si posiziona come layer complementare alle tecnologie short-range esistenti, offrendo secure ranging contro attacchi relay e spoofing, e abilitando funzioni di radar per rilevamento presenza in automotive e monitoraggio ambientale.
Smartphone al centro: l’hub delle nuove esperienze digitali
Il telefono è il principale driver di adozione. Abi stima che la penetrazione Uwb passerà dal 27% nel 2025 a oltre il 52% nel 2030. Questo salto trasforma la banda ultralarga in interfaccia universale per accessi, pagamenti e ticketing. Con 802.15.4ab, i produttori puntano su soluzioni multi-protocollo (Wi-Fi, Bluetooth, Uwb) integrate nei SoC, riducendo costi e complessità.
Per gli operatori di rete, l’onboarding Uwb è un’occasione per sviluppare servizi premium basati su localizzazione precisa, autenticazione spaziale e asset tracking. La combinazione con Api di rete e edge computing consente di creare modelli “as-a-service” per imprese e verticali come retail, logistica e smart building.
Automotive e accessi fisici: sicurezza e user experience
Le chiavi digitali sono il primo killer use case. La banda ultralarga garantisce ranging sicuro e resistenza agli attacchi relay, migliorando sicurezza e user experience. Abi prevede un’espansione verso accessi residenziali e commerciali, con serrature smart e sistemi di controllo ingressi. In ambito automotive, l’integrazione con sensori radar abilita funzioni come child presence detection, richieste dalle normative di sicurezza.
Gli Oem vedono nell’Uwb un abilitatore per Adas, posizionamento in-car e servizi di prossimità. La sfida resta la standardizzazione dei profili applicativi e la gestione dello spettro tra 6 e 10,6 GHz, per garantire interoperabilità globale.
Industria, smart city e retail: nuovi servizi a valore
Nel manifatturiero, la banda ultralarga abilita sistemi Rtls avanzati, sicurezza del personale e ottimizzazione dei flussi. Nelle smart city, Uwb può supportare accessi pubblici sicuri, ticketing e monitoraggio ambientale non invasivo. Nel retail, il posizionamento preciso consente customer journey evoluti e pagamenti “tap-less” con autenticazione spaziale.
Per i Communication Service Provider, è la chance di proporre offerte “Uwb-ready” su campus 5G, magazzini e impianti industriali. L’integrazione con edge e AI consente analisi in tempo reale e gestione privacy-by-design, trasformando la banda ultralarga in un pilastro del portafoglio network services.
Standard, interoperabilità e spettro: le sfide per la scala globale
Abi Research sottolinea che la crescita richiede standard condivisi, certificazioni e test cross-vendor. Senza queste basi, il rischio è frammentazione e user experience incoerente. Anche lo spettro è un tema critico: serve armonizzazione regolatoria tra regioni per evitare conflitti e garantire continuità di servizio.
La roadmap 802.15.4ab aiuta a standardizzare il sensing, ma occorre governance tra consorzi, produttori e operatori. Con la diversificazione dei casi d’uso, la complessità aumenta: servono Sdk coerenti e framework di sicurezza compatibili con pagamenti e ticketing.
Implicazioni per le telco: modelli di business e API di rete
Per gli operatori, la banda ultralarga abilita servizi premium come accesso sicuro, localizzazione certificata e analitiche di prossimità. La monetizzazione passa da Api di rete aperte agli sviluppatori, con bundle su reti private per campus e logistica. La combinazione Uwb-5G-Wi-Fi crea un fabric eterogeneo capace di garantire QoS e SLA su casi mission-critical.
Le telco possono costruire offerte verticali per automotive, manufacturing, retail e hospitality, sfruttando modelli “location-as-a-service” e “secure access-as-a-service”. La banda ultralarga diventa così un pilastro della transizione da telco a techco, generando ricavi ricorrenti su prossimità e sensing.










