Prysmian Group ha annunciato il lancio della prima fibra ottica al mondo da 160 micron insensibile alla piegatura, segnando un punto di svolta per l’intero settore delle telecomunicazioni. L’innovazione, presentata ufficialmente sul sito del gruppo, rappresenta un’evoluzione radicale rispetto agli standard attuali, che si attestano tipicamente sui 200 o 180 micron. La nuova fibra, sviluppata con tecnologia proprietaria BendBrightXS, consente una densità di cablaggio senza precedenti, riducendo al contempo l’ingombro fisico e migliorando la flessibilità di installazione.
In un contesto in cui la domanda di reti ad alta capacità, bassa latenza e sostenibili è in costante crescita, questa innovazione si inserisce come risposta concreta alle esigenze di operatori, integratori e fornitori di servizi digitali. La miniaturizzazione delle fibre ottiche è infatti un elemento chiave per supportare lo sviluppo di infrastrutture compatte, scalabili e resilienti, soprattutto in scenari urbani ad alta densità o in ambienti difficili da cablare.
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Fibra ottica da 160 micron: cosa cambia per le reti
La nuova fibra da 160 micron mantiene il diametro del core in vetro a 125 micron, ma riduce drasticamente il rivestimento esterno, permettendo una densità di fibre per cavo superiore del 50% rispetto alle soluzioni convenzionali. Questo significa che, a parità di spazio, è possibile trasportare più dati, con una maggiore efficienza e una riduzione dei costi di installazione.
Un altro aspetto fondamentale è la resistenza alla piegatura, che rende la fibra ideale per installazioni in ambienti complessi, come edifici storici, data center ad alta densità o infrastrutture sotterranee. La tecnologia BendBrightXS garantisce prestazioni ottiche elevate anche in presenza di curve strette, riducendo le perdite di segnale e migliorando l’affidabilità complessiva della rete.
Secondo quanto dichiarato da Prysmian, la nuova fibra è pienamente conforme agli standard internazionali Itu-T G.657.A2, assicurando compatibilità con le reti esistenti e facilità di integrazione nei sistemi già operativi.
Un salto tecnologico per la connettività globale
L’introduzione della fibra da 160 micron si inserisce in una strategia più ampia di innovazione continua da parte di Prysmian, che negli ultimi anni ha già introdotto sul mercato soluzioni da 200 e 180 micron. Ogni passo verso la miniaturizzazione ha permesso di aumentare la densità dei cavi, ridurre il peso delle infrastrutture e migliorare la sostenibilità ambientale delle reti.
Come sottolineato dal gruppo, “questa nuova fibra rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra missione di supportare la trasformazione digitale globale, offrendo soluzioni che combinano prestazioni ottiche superiori, sostenibilità e facilità di installazione”.
La riduzione del diametro delle fibre consente anche una semplificazione logistica, con bobine più leggere, minori costi di trasporto e una gestione più efficiente dei materiali in cantiere. Inoltre, l’uso di meno plastica per il rivestimento esterno contribuisce a ridurre l’impatto ambientale complessivo.
Impatti su 5G, edge computing e smart city
Le implicazioni di questa innovazione sono particolarmente rilevanti per le reti 5G, l’edge computing e le smart city, dove la densità di dispositivi connessi e la necessità di bassa latenza impongono infrastrutture sempre più performanti. La fibra da 160 micron consente di realizzare backhaul e fronthaul più compatti, riducendo i tempi e i costi di deployment.
In ambito urbano, la possibilità di installare cavi ad alta densità in spazi ristretti – come canaline, pozzetti o edifici storici – apre nuove opportunità per l’espansione della connettività in aree finora difficili da raggiungere. Anche i data center trarranno vantaggio dalla maggiore densità e flessibilità, potendo gestire volumi di traffico crescenti senza aumentare l’ingombro fisico delle infrastrutture.
Prysmian e la leadership nell’innovazione
Con oltre 30 anni di esperienza nella produzione di fibra ottica e cinque centri di eccellenza nel mondo, Prysmian si conferma leader globale nel settore delle telecomunicazioni. La nuova fibra da 160 micron è frutto di un processo industriale proprietario, basato su tecnologie avanzate di deposizione chimica in fase vapore (Pcvd), che garantisce precisione, qualità e affidabilità.
Il gruppo ha dichiarato che la nuova fibra sarà integrata nelle sue soluzioni di cavo ad alta densità, come i microcavi SiroccoHD, già adottati da numerosi operatori per progetti Ftth e backbone metropolitani. Questo permetterà di accelerare la diffusione della nuova tecnologia, rendendola disponibile su scala globale.
Verso una connettività più sostenibile
Oltre agli aspetti tecnici, la nuova fibra ottica da 160 micron rappresenta un passo avanti anche in termini di sostenibilità ambientale. La miniaturizzazione consente di utilizzare meno materiali, ridurre il consumo energetico nella produzione e semplificare le operazioni di installazione e manutenzione.
In un’epoca in cui la transizione ecologica è una priorità per governi e imprese, soluzioni come questa dimostrano come l’innovazione tecnologica possa contribuire a costruire infrastrutture digitali più green, senza compromettere le prestazioni.
Prysmian ha già evidenziato in precedenti whitepaper come le reti in fibra ottica siano più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ad altre tecnologie, grazie alla possibilità di attivare lo spettro su richiesta e alla maggiore durata dei materiali. La nuova fibra da 160 micron si inserisce perfettamente in questa visione, offrendo una risposta concreta alle sfide ambientali e infrastrutturali del nostro tempo.



































































