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Reti resilienti, Open Fiber premia l’innovazione di Eoliann



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La startup Climate Tech, che sfrutta dati satellitari e AI per calcolare l’impatto degli eventi estremi, si è aggiudicata il riconoscimento della netco in occasione della tappa milanese dello StartupItalia Open Summit 2025. Celani, Partnership & Alliance del gruppo: “Una scelta in linea con la mission di prevenire e mitigare i rischi che gravano sulle infrastrutture critiche dell’Ftth”

Pubblicato il 18 dic 2025



Reti resilienti, Open Fiber premia l’innovazione di Eoliann

È andato ad Eoliann lo Special Award Open Fiber, conferito in occasione della tappa milanese dello StartupItalia Open Summit 2025. Il premio assegnato da Open Fiber alla startup Climate Tech rappresenta per la netco “un riconoscimento al miglioramento dell’efficientamento delle infrastrutture digitali e strategiche del Paese”.

La scelta di Open Fiber

Con la sua tecnologia, Eoliann punta a rendere i rischi climatici più prevedibili, supportando decisioni di adattamento e investimento per società infrastrutturali, pubbliche amministrazioni e istituzioni finanziarie con la fornitura di insight derivati dalla modellazione di dati satellitari attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. Un’applicazione che risulta particolarmente appetibile per gli operatori di telecomunicazioni come Open Fiber, che realizzano e gestiscono grandi opere – a partire dalle arterie per la connettività ultrabroadband – distribuite su un territorio idrogeologicamente fragile come quello italiano.

Non è stato dunque un caso che al momento della premiazione, sul main stage dell’evento, al fianco di Federico D’Albenzio, senior business developer di Eoliann, ci fosse Silvia Celani, Partnership & Alliance di Open Fiber. “La scelta di Eoliann, realtà che aveva già catturato la nostra attenzione in occasione di diversi contest e open call, è in linea con gli obiettivi e la mission di Open Fiber: per noi la fibra ottica è un connettore di persone e territori, e per questo la prevenzione e la mitigazione dei rischi che gravano su quella che costituisce un’infrastruttura critica è semplicemente fondamentale”.

La tecnologia di Eoliann al servizio delle infrastrutture critiche

Ma cosa fa, più nello specifico, Eoliann? “Usiamo i dati satellitari e l’intelligenza artificiale per quantificare il rischio derivante da eventi climatici estremi”, ha spiegato a CorCom, a margine della premiazione, D’Albenzio. “Cerchiamo in altre parole di restituire un numero che descriva l’intensità di un fenomeno e i potenziali danni che potrebbe infliggere ad asset specifici”.

Per fare questo, la piattaforma creata da Eoliann sfrutta un mix di input che vengono estratti in prevalenza dai dataset pubblici e gratuiti messi a disposizione dall’Agenzia spaziale europea. Si tratta delle informazioni che i satelliti dell’Esa ricavano attraverso fotografie e rilievi spettrografici, compresi quelli dell’infrarosso, del nostro continente.

L’elaborazione di questi input (ma a volte è sufficiente il dato grezzo) permette di mappare fin nei minimi dettagli le caratteristiche e la conformazione del territorio, ricavando per esempio, oltre all’inclinazione del terreno, anche la densità, l’umidità e la composizione del suolo. È così possibile calcolare la possibile influenza che eventi estremi come frane, alluvioni e colpi di calore potrebbero avere su infrastrutture realizzate su un’area specifica.

I possibili sviluppi sul fronte delle infrastrutture ultrabroadband

Dovrebbe risultare a questo punto più chiaro l’impatto che un’applicazione come quella sviluppata da Eoliann – che lavora già al fianco di Terna e Compagnia Valdostana delle Acque – potrebbe avere anche sulle reti Tlc, e in particolare sulle infrastrutture ultrabroadband. “Ci rivolgiamo a tutti gli operatori che, nell’ottica di supportare le decisioni sugli investimenti strategici, vogliono dotarsi di piani di resilienza basati sull’analisi quantitativa dell’esposizione al rischio”, conferma D’Albenzio. “Nell’ambito delle telecomunicazioni la nostra tecnologia risulterebbe particolarmente efficace: grazie alla granularità delle informazioni che – anche attraverso l’applicazione di sensori IoT ad hoc – si possono ricavare dai network, riusciremmo a ricavare insight estremamente puntuali, a tutto vantaggio di una maggiore sicurezza delle infrastrutture. Il che è un aspetto che ci riguarda da vicino: la resilienza delle reti Ftth è un punto essenziale anche per la nostra attività, visto che la mole di dati di cui ha bisogno la piattaforma Eoliann per restituire insight precisi necessita di una connettività caratterizzata da alte prestazioni e da un’elevata affidabilità”.

Celani: “Puntiamo sull’AI per rendere la nostra rete più resiliente”

È per queste ragioni che la tecnologia di Eoliann ha catturato l’interesse di Open Fiber. “Per noi l’innovazione è aperta, accessibile e sostenibile. Lavoriamo in ottica di open innovation con diversi attori dell’ecosistema, di cui le startup sono l’essenza. In questo senso, Eoliann ci ha colpito molto per le sue competenze, le sue soluzioni e la sua missione, in linea con quella di Open Fiber”, ha spiegato a CorCom Silvia Celani.

“Noi del resto siamo concentrati da tempo sugli strumenti che ruotano attorno all’intelligenza artificiale, alla virtualizzazione, e all’edge computing, tutti ambiti da presidiare nell’ottica di sviluppare servizi a valore aggiunto. Non si tratta solo di innovazione tecnologica, ma anche di innovazione di mercato, che non può prescindere dal concetto di sostenibilità. Ecco perché siamo alla ricerca di startup che possano aiutarci a sviluppare nuovi approcci per migliorare il monitoraggio del territorio, così da prevenire e mitigare i rischi delle infrastrutture critiche: attività, questa, complementare alla nostra mission di distribuzione della connettività Ftth. L’obiettivo”, ha chiosato Celani, “è rendere la nostra rete più resiliente, individuando soluzioni di intelligenza artificiale in grado di predire eventuali guasti su un’infrastruttura che, sempre di più, costituisce un fattore abilitante di servizi essenziali per cittadini e territori”.

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