Il boom dell‘intelligenza artificiale metterà a dura prova le reti di telecomunicazioni, impattando principalmente sulle infrastrutture a lunga distanza, dove i dati relativi alle applicazioni AI sono destinati a diventare maggioritari nel giro di pochi anni. In questo scenario, però, la maggior parte dei gestori dei network non è pronta o, peggio ancora, non è consapevole dell’impatto che la tecnologia potrebbe avere sulle infrastrutture.
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Boom del traffico dati: corsa contro il tempo per salvare le reti dal punto di rottura
La rapida ascesa delle applicazioni di intelligenza artificiale, dai modelli su larga scala ai servizi cloud, passando per i flussi edge-to-core, è destinata a diventare uno dei principali motori del passaggio di informazioni, sia locale sia a lunga distanza. Ma secondo l’indagine realizzata da Ciena e Heavy Reading c’è ancora poca consapevolezza sul modo in cui questi carichi di lavoro influenzeranno la capacità, le opportunità di servizio e la preparazione delle infrastrutture

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