BT Italia annuncia 147 esuberi, sindacati sul piede di guerra

Il piano presentato oggi dall’Ad Gianluca Cimini. Salvo Ugliarolo (Uilcom): “Disposti a trattare solo se si ritira la procedura di licenziamento e si apre a soluzioni alternative”. Serao (Fistel): “Così si rischia la chiusura”. No comment dall’azienda.

Pubblicato il 18 Set 2013

BT Italia annuncia 147 esuberi, sindacati sul piede di guerra

BT annuncia 147 esuberi strutturali in Italia. Il piano di licenziamenti è stato presentato oggi ai sindacati dall’amministratore delegato di BT Italia Gianluca Cimini. Gli esuberi riguardano principalmente le sedi di Roma e Milano e sono stati decisi a causa del calo dei ricavi e della marginalità, fanno sapere i sindcati.

“L’azienda ci ha convocati per annunciare il piano – dice al Corriere delle Comunicazioni, Salvo Ugliarolo della Uilcom – precisando che la procedura sarà attivata tra 75 giorni (i tempi previsti dalla legge ndr) anche senza l’accordo con le rappresentanze sindacali. Se questa è la strada ovviamente i sindacati non saranno disposti a trattare”.

“Le trattative saranno invece possibili – incalza il sindacalista – se l’azienda ritira la procedura e apre a soluzioni alternative come la mobilità volontaria e la solidarietà, soluzioni tra l’altro già attuate con altre compagnie come Vodafone e Telecom”.

A preoccupare i sindacati anche le modalità di individuazione del personale da tagliare. “Si tratterebbe – spiega Ugliarolo – di persone che non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione”.

Da domani Slc, Fistel e Uilcom proclameranno lo stato di agitazione, coinvolgendo le Rsu e le rappresentanze territoriali.

“I lavoratori di BT – conclude il sindacalista – hanno già pagato un prezzo alto per la crisi dato che, già dal 2008, l’azienda ha attivato procedure di mobilità e cassa integrazione”.

Secondo Giorgio Serao della segreteria nazionale Fistel Cisl “il piano dell’azienda porterà alla chiusura dell’impresa. BT ha deciso di uscire dal mercato italiano e attraverso i licenziamenti punta a creare valore per un’eventuale vendita”. I sindacati, riferisce ancora la Cisl, invocano l’intervento del Governo per salvaguardare l’azienda e l’occupazione. BT, nel giro di qualche anno ha gia’ ridotto il personale, attraverso la mobilita’ volontaria, da 1.700 a circa 950 dipendenti.

Contattata dal Corriere delle Comunicazioni BT non commenta.

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