BAnDA LARGA

Calcagno: “Necessario riequilibrio mercato delle Tlc”

“Oggi nessun operatore, tranne Telecom Italia, genera cassa”, evidenzia il direttore generale di Fastweb secondo il quale l’aumento dei prezzi all’ingrosso per la banda larga ha determinato un peggioramento della competitività

Pubblicato il 09 Feb 2012

Calcagno: “Necessario
riequilibrio
mercato delle Tlc”

“Per lo sviluppo delle nuove reti è essenziale riequilibrare le risorse nel mercato delle telecomunicazioni fisse: oggi nessun operatore di rete fissa in Italia, tranne Telecom Italia, genera cassa”. Lo ha detto Alberto Calcagno, Direttore Generale di Fastweb, nel corso dell’audizione che si è tenuta ieri in Commissione Trasporti e Tlc della Camera.

“L’aumento dei prezzi all’ingrosso per la banda larga – il canone per l’affitto da Telecom Italia dell’ultimo miglio, cosiddetto unbundling, e il prezzo del bitstream – che è stato deciso da Agcom a partire del 2008, in controtendenza rispetto al resto di Europa, ha determinato un peggioramento delle condizioni competitive del mercato delle telecomunicazioni fisse – ha sottolineato Calcagno – Gli operatori alternativi, e tra essi Fastweb in primis, dall’inizio della liberalizzazione del mercato, hanno portato in Italia innovazione e investimenti. Fastweb da sola ha investito 5 miliardi di euro per realizzare la rete in fibra ottica più capillare d’Europa e ha recentemente rinnovato il proprio impegno sull’Ngn acquisendo una quota di Metroweb"

“Per continuare ad essere promotori di innovazione e concorrenza – ha concluso – gli operatori alternativi hanno bisogno di un riequilibrio sul mercato delle telecomunicazioni fisse, attraverso la riduzione di prezzi all’ingrosso della banda larga che sono oggi immotivatamente inflazionati”.

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