Il gruppo Vodafone prevede ancora un quadro economico incerto per
il prossimo anno. Per questo si concentrerà sul controllo dei
costi:
"Non credo che l’economia andrà molto bene nel
2012", ha dichiarato il chief executive Vittorio Colao alla
Morgan Stanley Tmt Conference a Barcellona. "Farò molta
attenzione ai costi da ora per tutto l’anno prossimo, perché non
so che cosa ci potrà riservare l’economia”.
Una delle note dolenti è per Colao proprio il nostro Paese, dove
Vodafone Italia potrebbe andare incontro a un paio di trimestri
difficili, anche se, secondo il Ceo, l’esercito di piccole e
medie imprese italiane aiuterà la unit del primo gruppo mondiale
delle telecomunicazioni per revenue a resistere ai colpi della
crisi.
Più preoccupante la situazione in Grecia. Vodafone ha pagato 168
milioni di euro per comprare spettro nell’asta che si è tenuta
nel Paese e potrebbe investire ancora in Grecia per incoraggiare il
consolidamento nel settore. Ad agosto, Vodafone ha fatto sapere di
essere in trattative con il gruppo Largo, proprietario del terzo
maggior operatore greco, per un possibile merger delle operazioni
mobili.
Ma nelle strategie di Colao non ci sono solo i risparmi: nei piani
di Vodafone figurano anche una spinta più decisa sul mercato
enterprise e un potenziamento della redditività del business dati,
cavalcando il trend di crescita alimentato dal sempre più diffuso
utilizzo di tablet e smartphone per la navigazione Internet. A
questo proposito secondo Colao il problema in Europa è che l’uso
dei dati è stato lanciato prima che negli Usa e gli operatori
hanno già cominciato a offrire tariffe scontate: occorrono nuovi
modelli tariffari intelligenti, con più servizi, che consentano di
alzare i prezzi.