“È urgente mettere mano a una politica industriale che sciolga questi e altri nodi strutturali, anche con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, comprese le associazioni che rappresentano seriamente gli interessi di lungo termine dei consumatori e quelli delle altre industrie italiane, che hanno bisogno di infrastrutture e servizi per migliorare la propria competitività e restare al passo della concorrenza internazionale”. A dirlo è Asstel-Assotelecomunicazioni, che si appresta ad affrontare l’iter che porterà al rinnovo dei contratti nel settore delle Tlc.
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Puntare a ricostituire la sostenibilità economica del settore
“Con senso di responsabilità e piena consapevolezza del ruolo che svolgiamo nel Paese, nelle prossime ore avremo un confronto con le organizzazioni sindacali nell’ambito del negoziato di rinnovo del Ccnl Tlc. È un passaggio importante, che affrontiamo con spirito costruttivo in un contesto che richiede grande attenzione da parte di tutti”, recita la nota di Asstel, che sottolinea come questa discussione si collochi “in un contesto notoriamente difficile per l’intera filiera delle telecomunicazioni che impiega oltre 200mila persone e realizza infrastrutture indispensabili per la competitività e la digitalizzazione del Paese ma sotto pressione da anni a causa di ricavi e margini in diminuzione continua e nonostante questo investimenti costanti o in crescita”.
Per Asstel-Assotelecomunicazioni è sufficiente una rapida lettura dei bilanci delle principali aziende del settore per comprendere le difficoltà oggettive che tutti i giorni i lavoratori e i manager delle aziende del settore devono affrontare.
Ecco perché, secondo la federazione, sono sempre più urgenti “azioni che possano ricostituire la sostenibilità economica del settore, invece di parlare delle imprese di telecomunicazione come presunte beneficiarie di ‘favori’ a scapito dei consumatori. Questa rappresentazione del settore distoglie l’attenzione dall’urgenza di modificare un quadro di regole che penalizza imprese chiamate a realizzare ingenti investimenti in favore proprio dei consumatori e del tessuto produttivo”.
L’ottimismo del presidente Labriola
Qualche giorno fa, partecipando in qualità di presidente di Asstel al Forum organizzato da Ansa, Pietro Labriola si era comunque detto ottimista rispetto ai dossier da affrontare. “Nelle prossime settimane chiederemo nuovamente una riunione al ministro Urso per rivedere quello che è stato fatto e per accelerare”. A questo proposito “stiamo interloquendo con il Ministero su tutta una serie di tematiche che vanno dal lavoro al fabbisogno energetico“, ha aggiunto Labriola, precisando che il fattore tempo, in questa partita, è determinante.
Labriola ha comunque ammesso di dover “spezzare una lancia in favore del sistema Paese Italia, nelle nostre interlocuzioni abbiamo avuto sempre la più ampia disponibilità al dialogo e una serie di problemi sono stati risolti anche grazie alla lungimiranza in alcune decisioni”, ha precisato Labriola.
E anche rispetto alle trattative con il sindacato per il rinnovo del contratto delle Tlc Labriola si è detto fiducioso. “Abbiamo visto nelle varie interlocuzioni un sindacato che più proiettato nel futuro e non nella preservazione del passato, un passato che non esiste più. Questo mi lascia ottimista sulla possibilità di avere un dialogo e cercare di arrivare a delle conclusioni. Tutti quanti ci stiamo rendendo conto che il mondo cambia, cambia per tutti. Sarà un gioco non semplice ma fattibile”, ha chiosato Labriola. “Il recupero dei colleghi che sono in azienda con attività di reskilling e quindi di formazione e quello dei giovani. Per farlo però tutti quanti dobbiamo avere in testa una cosa, il mondo per come è oggi ti chiede di rimetterci in gioco ogni giorno. Non è una scelta, è un obbligo. Chi non lo fa rimarrà fuori”.
Chi è e cosa fa Asstel-Assotelecomunicazioni
Asstel-Assotelecomunicazioni è l’associazione di categoria che, nel sistema di Confindustria, rappresenta la filiera delle telecomunicazioni costituita dalle imprese delle diverse aree merceologiche che le appartengono, tra le quali le imprese che gestiscono reti di telecomunicazioni fisse e radio-mobili e servizi digitali accessori, i produttori ed i fornitori di terminali-utente, i produttori ed i fornitori di infrastrutture di rete, di apparati e di servizi software per le telecomunicazioni, i gestori di servizi e di infrastrutture di rete, anche esternalizzati, i gestori di servizi di Customer Relationship Management e di Business Process Outsourcing.



































































