FiberCop raggiunge tutti i target sia di natura economica sia di sviluppo capillare della rete in fibra ottica nel Paese. È quanto emerso dall’analisi dell’andamento della società al primo trimestre del 2025 effettuata dal cda della società.
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Sarmi confermato alla guida
Inoltre il Consiglio di Amministrazione ha confermato l’incarico di Amministratore Delegato a Massimo Sarmi sino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, attesa per il mese di maggio 2027, allineando la durata di tale incarico alla scadenza del Consiglio di Amministrazione. Sarmi mantiene anche il ruolo di Presidente di FiberCop.
“Il Consiglio di Amministrazione ha espresso il proprio ringraziamento a Massimo Sarmi, la cui leadership garantisce la stabilità ed il successo aziendale”, si legge in una nota.
I conti di FiberCop
Lo scorso 15 aprile FiberCop ha rilasciato i primi dati finanziari per il 2024, confermando la centralità dell’Ftth nella strategia della società, con un Ebitdaal organico per l’intero anno pari a 1,9 miliardi di euro, che ha supportato l’espansione della rete Ftth sia nelle aree target del Pnrr che in quelle a investimento autonomo, in linea con il budget e con il piano industriale degli azionisti.
I ricavi si attestano a 3,9 miliardi di euro, in linea con il budget del management per il 2024 e il piano industriale degli azionisti.
I dati rappresentano i risultati aziendali assumendo che lo scorporo della rete, effettuato il 1° luglio 2024, il debito del gruppo, la fusione con Optics Bico, lo scorporo di Telenergia, avvenuto a dicembre 2024, nonché i criteri contabili del gruppo FiberCop applicati al nuovo perimetro, siano validi per tutto il 2024.
Gli investimenti complessivi sulla rete FiberCop sono pari a 2,4 miliardi di euro nel 2024, di cui 1,4 miliardi di euro relativi alla sola seconda metà dell’anno, quando l’azienda, dopo la separazione da Tim, ha avviato la sua nuova ambiziosa strategia sulla banda ultralarga.
L’obiettivo del management di FiberCop sull’espansione dell’Ftth nel 2024 è stato pienamente raggiunto, con 12,2 milioni di unità immobiliari collegate in tutta Italia (+2 milioni rispetto al 2023), che rappresentano circa il 60% del totale delle unità che l’azienda prevede attualmente di coprire nei prossimi 3 anni.
Con 14,5 milioni di linee attive su un mercato di 20,2 milioni di unità immobiliari, FiberCop è l’operatore numero uno in Italia nel settore dell’accesso fisso a banda larga. In questa fase il mercato italiano resta principalmente basato sulla fibra Fttc (Fiber to the Cabinet), una tecnologia ad elevata ampiezza di banda che genera flussi di cassa solidi e resilienti, di cui FiberCop è l’unico fornitore a livello nazionale.
La consultazione Agcom
Agcom ha avviato la consultazione pubblica su FiberCop in merito alla qualifica di operatore wholesale-only: come si legge in una nota, “il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato, con il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi, l’avvio della consultazione pubblica sulla verifica della sussistenza per FiberCop S.p.A. delle condizioni di operatore wholesale only (impresa attiva esclusivamente sul mercato all’ingrosso), ai sensi dell’articolo 91 del Codice delle comunicazioni elettroniche“.
La consultazione pubblica di Agcom avrà una durata di 30 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento. Sulla qualifica Wholesale only di FiberCop, Agcom acquisirà contestualmente il parere dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) e avvierà, ad esito della consultazione, l’interlocuzione con la Commissione europea.
La consultazione si inserisce nel procedimento di analisi dei mercati avviato dall’Autorità con la delibera n. 315/24/Cons, a seguito della separazione strutturale della rete fissa di accesso di Tim, e ne costituisce parte integrante.
L’Autorità è tenuta a verificare, ai sensi dell’art. 91 del Codice, se FiberCop S.p.A. possiede le caratteristiche per essere qualificata come impresa wholesale only al fine di definire il conseguente regime regolamentare.
“Considerato che tale verifica costituisce un prerequisito della proposta regolamentare, e che viene svolta per la prima volta con riferimento al mercato italiano, l’Autorità ha ritenuto opportuno acquisire preliminarmente il posizionamento degli operatori interessati su tale tematica per poi, successivamente, sottoporre a consultazione pubblica l’intera proposta di provvedimento di analisi di mercato“, si legge nella nota di Agcom.