Gli scenari sullo spettro per le tlc cambiano e per le telco si aprono nuove opportunità di finanziamento “creativo”, in grado di aiutare gli operatori mobili a trarre valore dallo spettro di cui sono licenziatari mentre cambiano le regole, la domanda e il valore delle frequenze stesse. Lo sostiene Analysys Mason in una nuova analisi.
“Gli operatori di telefonia mobile di tutto il mondo stanno cercando di trovare le giuste strategie per sostenere gli investimenti continui nelle infrastrutture di rete in un momento in cui la crescita dei ricavi è piatta“, spiega Analysys Mason. “Le autorità di regolamentazione stanno rispondendo adottando una posizione ‘pro-investimento’, attraverso nuovi quadri di gestione dello spettro che stanno rimodellando le opportunità e le priorità di investimento”.
Un approccio adottato dalle authority è la possibilità di licenze di durata più lunga o indefinita, che presenta alcuni rischi (in particolare lo spettro sottoutilizzato), ma alcuni importanti vantaggi, soprattutto in termini di flessibilità nel potenziale utilizzo.
Ma i cambiamenti non finiscono qui: il consolidamento e la condivisione della rete stanno riducendo il numero di operatori attivi in molti mercati, concentrando lo spettro mobile tra un numero inferiore di operatori e alterando le dinamiche competitive nelle aste future.
Inoltre, l‘eliminazione graduale delle tecnologie legacy, come le implementazioni mobili basate su 2G e 3G e alcune vecchie generazioni di accesso wireless fisso (Fwa), crea un panorama dello spettro in continua evoluzione in cui alcune bande stanno diventando obsolete nella loro configurazione originale.
Per valorizzare le licenze negli Stati Uniti cresce il ruolo degli “sponsor finanziari” e il trend è emergente anche in Europa, come dimostrano diversi esempi.
Indice degli argomenti
Spettro mobile, la sfida di un panorama in evoluzione
Il quadro è ulteriormente complicato dall’incertezza strategica sull’importanza relativa delle diverse bande di spettro future, in termini di capacità e rilevanza tecnologica, e dall’evoluzione della domanda.
Le aspettative sulla domanda di nuovo spettro sono storicamente basate sulle previsioni di crescita dei dati wireless, spiega Analysys Mason. Il rallentamento della crescita dei dati (che sia l’industria che le autorità di regolamentazione stanno ora ridimensionando nelle loro previsioni) significa che la domanda futura di spettro aggiuntivo è limitata alle aree in cui il traffico è altamente concentrato.
“Lo scambio e il leasing dello spettro forniscono meccanismi di ridistribuzione, ma non sono sempre adatti. Se gli interessi di tutti gli operatori non sono allineati, o se la riconfigurazione è complessa, sono necessari approcci alternativi. Con l’allentamento dei vincoli normativi, diventa più facile riconfigurare e/o riorganizzare lo spettro in modo da renderlo più adatto ai servizi futuri”, scrivono gli analisti.
Il ruolo degli investitori innovativi
Gli investitori innovativi, che percepiscono le risorse dello spettro in modo molto diverso dagli operatori di telefonia mobile, intravedono un panorama completamente nuovo di possibilità che si apre a seguito di queste modifiche alle condizioni di licenza.
Con maggiori risorse finanziarie e una prospettiva a lungo termine, gli investitori possono acquisire risorse dello spettro al fine di supervisionare la riconfigurazione dello spettro e le caratteristiche delle licenze.
“Gli investitori hanno in genere meno vincoli operativi e una maggiore flessibilità rispetto ai fornitori di servizi quando si tratta di detenere licenze di spettro di alto valore che non vengono implementate immediatamente. Sono quindi in una posizione ideale per assorbire il rischio, riconfigurare le risorse e liberare il valore latente”, scrive Analysys Mason.
Acquisendo o affittando lo spettro in eccesso dai detentori esistenti, gli investitori possono collaborare con altri operatori di mercato per riconfigurare le risorse dello spettro in modo che siano più adatte a tecnologie emergenti, applicazioni di nicchia e altri utenti, sia a breve che a lungo termine, con l’evoluzione della domanda. Ciò non solo aumenta la possibilità di impiegare lo spettro in eccesso in nuovi modi (ad esempio, in luoghi in cui non sono presenti operatori più grandi), ma genera anche profitti da risorse che altrimenti potrebbero rimanere inattive.
Gli esempi: in Italia c’è Tiscali-Opnet-WindTre
Questo approccio non sarà applicabile a tutto lo spettro: le licenze a volte includono condizioni rigorose pensate per promuoverne l’uso originale. Ma alcuni casi recenti sono un esempio di come gli investitori abbiano svolto un ruolo chiave nei trasferimenti di licenze di spettro, a vantaggio sia dell’acquirente che del venditore. Per esempio, nel 2022, Tiscali hai venduto licenze a Opnet, successivamente rivendute a WindTre.
Lo stesso anno, licenze di Dense Net in diversi mercati europei sono state comprate da Sip e vendute, nel 2023 per la parte 2.6 GHz, a Telstra in Australia.
Altre operazioni hanno riguardato lo spettro 3.5 GHz.
Le frequenze più ambite sul mercato
Inoltre, c’è un elenco crescente di investitori che hanno acquisito spettro cellulare sottoutilizzato con l’obiettivo di riutilizzarlo per altri casi d’uso. Nel 2025 Grain Management (Grain), in partnership con un’azienda tecnologica e infrastrutturale, ha acquistato il portafoglio di spettro a 800 MHz di T-Mobile Usa con l’intenzione di commercializzarlo a imprese, utility e altri operatori di infrastrutture critiche. L’operazione includeva anche la vendita delle licenze di spettro a 600 MHz di Grain a T-Mobile Usa. Il settore delle utility trarrà vantaggio da questa transazione se lo spettro a 800 MHz potrà essere utilizzato per soddisfare le esigenze di telecomunicazione delle infrastrutture critiche per le smart grid.
In Europa, si stanno discutendo anche le esigenze delle telecomunicazioni per le infrastrutture per le smart grid. La banda a 450 MHz è stata utilizzata a questo scopo in alcuni mercati europei; in altri mercati, questa banda è stata ampiamente sottoutilizzata e potrebbe essere candidata per il riutilizzo per l’uso privato del 5G da parte delle utility.
Spettro, come estrarre valore dalle licenze
L’approccio standard di un operatore alla valutazione dello spettro considera i costi di distribuzione e le prospettive operative, misurando le spese rispetto ai ricavi in un piano aziendale commerciale: il valore dell’asset è legato alla sua utilità nell’espansione della capacità di rete, nel miglioramento dell’esperienza del cliente e nel mantenimento di un vantaggio competitivo.
Gli sponsor finanziari, tuttavia, possono affrontare la valutazione dello spettro come una proposta di valore più articolata. Non è raro che gli sponsor finanziari partecipino alle aste dello spettro negli Stati Uniti come offerenti per lotti regionali, ma è molto meno comune al di fuori degli Stati Uniti.
In Europa, ad esempio, tradizionalmente sono stati gli operatori di rete ad acquistare lo spettro direttamente dall’autorità di regolamentazione, con l’asta progettata per svolgersi nel momento in cui esiste una domanda da parte degli operatori di rete per la distribuzione del nuovo spettro. Anche gli obblighi di licenza o altri impegni possono rappresentare una sfida per gli offerenti che non gestiscono reti.
Anche se gli sponsor finanziari hanno una strategia generale per monetizzare specifiche licenze di spettro – attraverso il leasing, la rivendita o future partnership – i tempi per la realizzazione del valore potrebbero essere lunghi e meno prevedibili. Pertanto, gli investitori trarranno maggiori vantaggi da un approccio di valutazione dello spettro che aiuta a valutare non solo un intervallo di valore, ma anche la liquidità del mercato, il rischio a lungo termine e i potenziali scenari al ribasso/al rialzo.