l’approfondimento

6G, la rete che “sentirà” il mondo: connessioni, sensori e spazio nella nuova era digitale



Indirizzo copiato

Entro il 2030 è atteso il nuovo sistema radiomobile: una piattaforma intelligente che unisce comunicazione e percezione ambientale. Dalle reti terrestri ai satelliti, dai droni ai sensori subacquei, promette velocità da terabit, latenza quasi nulla e una rete capace di “reagire” grazie all’intelligenza artificiale

Pubblicato il 7 nov 2025

Maurizio Dècina

Professore Emerito, Politecnico di Milano



6G e reti AI native

Il sistema radiomobile 6G, atteso intorno al 2030, promette un cambiamento radicale: oltre a connettività potenziata (velocità multi-Gbit/s, latenza sotto il millisecondo), integrerà non solo reti terrestri, ma anche reti satellitari, droni e piattaforme aeree. Inoltre, integrerà anche funzionalità di sensing ambientale e comunicazioni olografiche, garantendo un accesso universale anche in ambienti estremi. Il sistema 6G utilizzerà lo stesso sistema Core del sistema 5G Advanced, attualmente in fase di standardizzazione e interamente governato dalla Intelligenza Artificiale (IA), e si differenzierà rispetto al 5GA per le torri radio standalone di nuova generazione che gestiranno a loro volta la rete di accesso con l’IA.

Continua a leggere questo articolo

Articoli correlati

0
Lascia un commento, la tua opinione conta.x