Il sistema radiomobile 6G, atteso intorno al 2030, promette un cambiamento radicale: oltre a connettività potenziata (velocità multi-Gbit/s, latenza sotto il millisecondo), integrerà non solo reti terrestri, ma anche reti satellitari, droni e piattaforme aeree. Inoltre, integrerà anche funzionalità di sensing ambientale e comunicazioni olografiche, garantendo un accesso universale anche in ambienti estremi. Il sistema 6G utilizzerà lo stesso sistema Core del sistema 5G Advanced, attualmente in fase di standardizzazione e interamente governato dalla Intelligenza Artificiale (IA), e si differenzierà rispetto al 5GA per le torri radio standalone di nuova generazione che gestiranno a loro volta la rete di accesso con l’IA.
l’approfondimento
6G, la rete che “sentirà” il mondo: connessioni, sensori e spazio nella nuova era digitale
Entro il 2030 è atteso il nuovo sistema radiomobile: una piattaforma intelligente che unisce comunicazione e percezione ambientale. Dalle reti terrestri ai satelliti, dai droni ai sensori subacquei, promette velocità da terabit, latenza quasi nulla e una rete capace di “reagire” grazie all’intelligenza artificiale
Professore Emerito, Politecnico di Milano

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