Mentre le telco sono attraversate da sfide competitive, necessità di consolidamento e domanda crescente di connettività, le infrastrutture digitali diventano il fulcro dell’evoluzione industriale. Il primo trimestre 2025 conferma questa traiettoria: Inwit, player nazionale nel settore delle torri, chiude il periodo con ricavi pari a 266,2 milioni di euro (+4,6% rispetto al Q1 2024), un EBITDAaL in crescita del 5,5% a 194,1 milioni e investimenti per 83,5 milioni di euro.
Numeri che non sono solo espressione di solidità finanziaria, ma riflettono una precisa strategia industriale: realizzare infrastrutture condivise, abilitatrici di servizi 5G, soluzioni IoT e progetti smart city. Come spiega Diego Galli, Direttore Generale di Inwit: “Quello appena chiuso è stato un trimestre solido, robusto, che riflette il nostro modello di business: continui investimenti in infrastrutture che si accompagnano con ritorni di lungo termine, distribuiti nel tempo e ampiamente prevedibili. È un modello molto efficiente”.
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Torri e coperture Das: infrastrutture digitali sempre più capillari
Nel corso del trimestre, Inwit ha costruito circa 150 nuove torri e abilitato 740 nuove ospitalità, in buona parte legate a operatori mobili, Fwa e clienti IoT. Il tenancy ratio, cioè il numero medio di operatori per torre, è salito a 2,35x, confermandosi tra i più alti d’Europa.
Parallelamente, il piano di coperture indoor – tramite sistemi DAS (Distributed Antenna System) – ha portato a 60 nuove attivazioni, portando il totale a oltre 650 location coperte, con oltre 10.000 remote unit in funzione. “Abbiamo già connesso 650 location al chiuso con i nostri Das”, ha ricordato Galli. “Saranno sempre più centrali per ospedali, centri commerciali, stadi, musei, università, perché il 5G non riesce a penetrare sufficientemente le pareti”.
Queste tecnologie sono oggi essenziali per garantire continuità di servizio in luoghi ad alta densità di traffico dati. E proprio la capacità di offrire coperture multi-operatore indoor diventa un elemento chiave nella partita del 5G.
Progetti faro: “Roma 5G” e la nuova mobilità digitale
Tra i progetti strategici, spicca “Roma 5G”, sviluppato con Roma Capitale e i principali operatori. Il progetto mira a trasformare la capitale in una città connessa attraverso l’installazione di small cells, sensori IoT, Das e sistemi Wi-Fi pubblici in 100 piazze e in tutte le linee della metropolitana.
“Poche settimane fa abbiamo inaugurato con il sindaco e i quattro operatori la connessione delle prime nove stazioni giubilari. L’obiettivo è abilitare tutte e quattro le linee della metropolitana in 5G entro la metà del 2026”, ha dichiarato Galli.
L’impatto va ben oltre la rete: significa video-sorveglianza avanzata, mobilità intelligente, servizi per il turismo e un vero ecosistema digitale urbano. A questo si aggiunge l’abilitazione 5G in hub strategici come la stazione Termini, la Corte di Cassazione, la Nuvola di Fuksas, o ancora hotel di lusso come il Six Senses e sedi universitarie come le quattro sedi della LUISS.
Un piano industriale ambizioso: 1,5 miliardi entro il 2030
I risultati del trimestre si inseriscono in un disegno strategico a lungo termine: il Piano Industriale 2025-2030 prevede 1,5 miliardi di investimenti in sei anni, di cui 300 milioni già allocati per il 2025. Oltre alle 3.500 nuove torri da costruire, grande attenzione è rivolta all’efficientamento operativo tramite acquisto dei terreni e rinegoziazione dei contratti di affitto, elementi che contribuiscono al miglioramento dell’EBITDAaL margin (salito al 72,9%).
Nel trimestre, Inwit ha inoltre finalizzato un’emissione obbligazionaria da 750 milioni di euro, con una richiesta tripla rispetto all’offerta, a conferma della fiducia del mercato nella solidità e nella redditività del modello industriale.
Non solo infrastrutture digitali: strategia di valore anche per gli azionisti
Parallelamente agli investimenti industriali, Inwit ha avviato un piano di riacquisto azioni proprie (buyback) fino a 400 milioni di euro. La prima tranche, attiva da aprile, prevede 300 milioni entro fine anno. Il tutto in coerenza con una dividend policy che stima un +7,5% nel dividendo per azione.
Il modello “tower as a service” basato su contratti di lungo periodo indicizzati all’inflazione garantisce stabilità di flussi di cassa e protezione dai cicli negativi del mercato. In un settore telco che vive una fase di transizione e consolidamento, questo approccio rappresenta un ancoraggio sicuro per il capitale e un’ottima base per valorizzare gli asset infrastrutturali.
Infrastrutture digitali: il cuore dell’economia dei dati
Nel contesto dell’economia digitale, le infrastrutture digitali sono il layer fisico e strategico su cui si costruisce la nuova società connessa. L’aumento esponenziale del traffico dati, la pervasività del 5G e la digitalizzazione dei servizi pubblici e privati impongono una rete sempre più densa, resiliente e intelligente.
Inwit, pur non essendo operatore di rete, svolge un ruolo di abilitatore essenziale: supporta tutti gli operatori mobili e Fwa, promuove l’efficienza della filiera e contribuisce attivamente alla riduzione del digital divide.