Italtel, via al piano di reintegro per 110 lavoratori

Entra nella fase di attuazione l’accordo siglato con i sindacati: 80 risorse già convocate, le restanti 30 in azienda dall’11 aprile

Pubblicato il 20 Gen 2011

Con il rientro in questi giorni dei primi ottanta dipendenti, trova
attuazione l’accordo firmato da Italtel e sindacati il 5 gennaio
2011, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. L’intesa
raggiunta è particolarmente articolata in quanto definisce, fino
ad aprile 2013, una pluralità di strumenti per la gestione delle
eccedenze e per il contenimento dei costi.

L’accordo prevede il rientro dalla cassa integrazione di 110
persone: 80 dal 17 gennaio e 30 dall’11 aprile. Questo è reso
possibile dall’utilizzo congiunto di una serie di strumenti quali
contratto di solidarietà per 800 persone; insourcing di attività
IT per 10 unità; revisione dei trattamenti economico-normativi
relativi a reperibilità e ore viaggio e introduzione di un
contributo di solidarietà per il periodo dal 17 gennaio 2011 al 11
aprile 2013.

A partire da aprile 2011, anche grazie al contributo di
solidarietà, per le persone che sono in cassa senza rotazione per
12 mesi è prevista una integrazione economica al reddito.
L’accordo prevede tra l’altro anche la possibilità di accedere
a percorsi di mobilità volontaria.

Riavviato fin dallo scorso ottobre il confronto, azienda e
sindacato, con comune senso di responsabilità, hanno concordato
soluzioni che riducono la quantità di personale sospeso – anche
attraverso lo strumento della cassa con rotazione – e nel
contempo salvaguardano gli obiettivi di riduzione dei costi e di
garanzia della funzionalità dell’azienda. Tutto ciò in linea
con gli obiettivi del Piano Industriale 2010-2012 la cui
attuazione, in tutte le sue componenti, è stata ribadita essere
vincolo imprescindibile per lo sviluppo di Italtel.

Il 12-13-14 gennaio 2011 il sindacato ha tenuto un referendum tra i
lavoratori nelle sedi aziendali di Settimo Milanese, Roma, Carini
(Pa). Hanno votato 1173 persone (93% degli aventi diritto) e i voti
favorevoli all’intesa sono stati circa il 90%.

“L’accordo raggiunto è equilibrato e soddisfacente per
entrambe le parti per diverse ragioni – ha commentato il
Presidente Umberto de Julio -. Ristabilisce un sistema di relazioni
industriali positive e riporta un clima di serenità che
permetterà di lavorare meglio, a vantaggio della clientela e dello
sviluppo del business; consente di far rientrare da subito un
numero significativo di persone attualmente in cassa integrazione,
e questo è un aspetto sociale importante; rispetta gli obiettivi
di riduzione dei costi e funzionalità dell’azienda, in linea con
quanto definito nel Piano Industriale 2010-2012. Entrambe le parti
hanno saputo sintetizzare in modo ottimale le reciproche istanze
per ritrovarsi in un’intesa che, nel rispetto dei ruoli e delle
posizioni, potesse rispecchiare l’interesse generale”.

“L’accordo ha elementi di modernità molto rilevanti e va letto
in chiave strategica rispetto al piano di rilancio dell’azienda –
ha detto l’amministratore delegato Stefano Pileri -. Fa perno su
tre importanti fattori: la cultura della solidarietà; la forte
correlazione con il piano di sviluppo del business e dei processi
dell’azienda, che prevede importanti investimenti; il confronto
periodico e approfondito con i sindacati sull’andamento del
mercato e della nostra azienda. Con questo accordo Italtel può
dare concreta attuazione al proprio rilancio e entrare in una fase
di stabilità e sviluppo in Italia e all’estero”.

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