La crescita esplosiva della domanda di connettività a banda larga, alimentata da intelligenza artificiale e cloud computing, sta spingendo il settore delle telecomunicazioni verso una trasformazione strutturale. Al centro di questo cambiamento si trovano i servizi wave, soluzioni tecnologiche basate sulla trasmissione ottica su fibra che abilitano connessioni di rete a larghezza di banda molto elevata, fino a 400 Gbps. Queste connessioni sono essenziali per garantire performance elevate, bassa latenza e sicurezza in scenari sempre più distribuiti e data-intensive, come quelli dell’AI e del multicloud.
Secondo il Wave Services Report pubblicato da Ciena nel giugno 2025, i servizi wave stanno evolvendo rapidamente per rispondere alle crescenti esigenze di connettività globale, abilitando nuove architetture di rete distribuite e supportando i carichi di lavoro delle applicazioni basate su intelligenza artificiale e cloud.
Indice degli argomenti
Servizi Wave: connettività ottica fino a 400 Gbps per un mondo interconnesso
Nel biennio 2024–2025, il traffico internazionale di rete crescerà con un CAGR del 26%, spinto da una domanda massiccia di contenuti da parte dei provider cloud, che rappresentano ormai il 74% della banda globale utilizzata. In questo scenario, la connettività diventa una priorità assoluta, e i servizi wave si configurano come l’infrastruttura di riferimento per supportare i nuovi paradigmi distribuiti di elaborazione dati.
I data center rappresentano gli endpoint fondamentali di queste connessioni. Oggi si distinguono in quattro tipologie: standard, cloud, di inferenza e di training. I data center per l’addestramento AI richiedono potenze fino a 140 kW per rack, spingendo la loro localizzazione verso aree remote, dove è più facile accedere a fonti energetiche sostenibili.
Data center distribuiti e compliance normativa: la doppia sfida dell’infrastruttura digitale
L’evoluzione della domanda energetica e computazionale ha reso necessaria una distribuzione più capillare dei data center, inclusa la costruzione di strutture più piccole e decentrate. Questa tendenza è spinta non solo dalla necessità di ridurre la latenza delle inferenze AI, ma anche da considerazioni normative legate alla sovranità dei dati.
Sempre più paesi e regioni impongono che i dati vengano elaborati e archiviati entro i propri confini. Di conseguenza, si moltiplicano le cloud region locali, collegate tra loro da servizi wave ad alta capacità e bassa latenza, essenziali per garantire continuità operativa e compliance.
Cloud region e AI: un ecosistema distribuito a prova di futuro
Asia, Europa e America Latina sono al centro della crescita delle nuove cloud region, che si sviluppano non più come cluster di grandi data center, ma come singole unità locali destinate a crescere nel tempo. Questo approccio consente maggiore aderenza ai vincoli normativi, migliore disponibilità e tempi di risposta più rapidi.
I servizi wave diventano quindi cruciali per interconnettere queste regioni, offrendo non solo collegamenti DCI (Data Center Interconnect), ma anche connessioni cloud on-ramp per clienti finali e provider di servizi.
Nuove reti terrestri e sottomarine per garantire resilienza e capacità
La rete terrestre evolve seguendo modelli sinergici, standalone e ibridi. Le infrastrutture sinergiche utilizzano diritti di passaggio esistenti (strade, ferrovie), riducendo i costi. Quelle standalone puntano a prestazioni specifiche, come bassa latenza o diversificazione delle rotte.
Parallelamente, il 2025 segnerà la più grande espansione di cavi sottomarini della storia: 161.000 km di nuove dorsali ottiche pronte al servizio. Questo incremento apre nuove opportunità per i servizi wave, che devono garantire ridondanza, sicurezza e bassa latenza anche su scala globale.
Managed Optical Fiber Network: la risposta scalabile alle esigenze dei cloud provider
Uno dei trend più significativi riguarda la crescente adozione delle Managed Optical Fiber Networks (MOFN). Invece di acquisire fibra spenta e gestirla internamente, molti hyperscaler collaborano oggi con fornitori di servizi per disporre di reti dedicate gestite, scalabili e resilienti.
Sono tre i modelli principali offerti ai cloud provider:
- Bulk wave capacity: capacità su misura basata su tecnologia preferita
- MOFN dedicated network: rete ottica end-to-end completamente gestita
- Hybrid OLS: sistema di linea ottica fornito dal provider, con transponder a carico dell’hyperscaler
Queste soluzioni permettono ai cloud provider di espandere rapidamente il proprio footprint globale, senza doversi caricare della complessità operativa, e ai provider di servizi di fidelizzare clienti strategici in un modello ricorrente e scalabile.
Verticali strategiche: finanza e sanità guidano la domanda di servizi wave
I settori della finanza e della sanità emergono come i più esigenti in termini di latenza, affidabilità e sicurezza. Banche e istituti finanziari impiegano i servizi wave per abilitare applicazioni AI in tempo reale (es. rilevamento frodi, trading algoritmico), mentre gli ospedali utilizzano questi servizi per telemedicina, imaging medico e archiviazione sicura di dati sanitari.
Entrambi i settori stanno migrando da 100G a 400G, anche attraverso modelli NaaS che permettono aggiornamenti dinamici e provisioning flessibile, con elevati standard di sicurezza come la crittografia Layer 1 (L1).
L’ascesa del 400G: meno circuiti, più capacità, maggiore efficienza
Secondo i dati di Ciena e Vertical Systems Group, oggi negli Stati Uniti il 75% della capacità è servita da circuiti 100G, ma entro il 2029 il mercato vedrà una forte accelerazione dell’adozione di servizi 400G, soprattutto nei segmenti AI e data center.
La transizione segue lo stesso schema osservato in passato: circuiti 10G sostituiti da 100G, oggi a loro volta scalati verso i 400G. Questo implica non solo un minor numero di circuiti per maggiore capacità, ma anche nuovi modelli di business orientati a prestazioni garantite, come servizi a bassa latenza su abbonamento o connessioni ad alta resilienza.
NaaS e intelligenza artificiale: una sinergia per reti intelligenti e sostenibili
L’integrazione tra Network-as-a-Service (NaaS) e intelligenza artificiale genera un ecosistema simbiotico: l’AI consente reti più intelligenti, adattive ed efficienti, mentre il modello NaaS offre l’agilità e la scalabilità necessarie per sostenere carichi di lavoro AI variabili e distribuiti.
Tra le funzionalità chiave:
- Ottimizzazione energetica
- Gestione predittiva del traffico
- Integrazione cloud-ready
Questo scenario porta con sé modelli di rete condivisi tra più fornitori, federazione dei sistemi di monitoraggio e visibilità end-to-end per hyperscaler e clienti.
Sicurezza e automazione: la nuova baseline della connettività
I servizi wave non sono più solo sinonimo di capacità, ma anche di resilienza e sicurezza nativa. La crittografia L1 con rotazione hitless delle chiavi AES-256, le funzionalità di protezione automatica del servizio e la compatibilità con sistemi di distribuzione quantistica delle chiavi (QKD) rappresentano lo stato dell’arte della sicurezza dei dati in transito.
A ciò si aggiungono le potenzialità delle API standardizzate, che permettono l’automazione completa del ciclo di vita del servizio: provisioning, upgrade, failover e monitoraggio, tutto integrato nei portali clienti e nei sistemi OSS/BSS.
Una rete globale a prova di futuro
Mentre il numero di data center continua ad aumentare — 39 nuove strutture hyperscaler previste solo nel 2025 — la rete di supporto evolve di pari passo. I servizi wave, grazie alla loro scalabilità, bassa latenza, sicurezza e flessibilità, sono oggi l’elemento chiave per costruire l’infrastruttura dell’AI e del cloud computing di domani.