Martedì de Puyfontaine al Senato: scoprirà le carte?

Il ceo di Vivendi in audizione a Palazzo Madama. Focus sul nuovo assetto azionario di Telecom Italia

Pubblicato il 14 Gen 2016

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Il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, sarà in audizione in Senato martedì prossimo. Il top manager del primo socio di Telecom Italia, secondo quanto apprende Radiocor, sarà ascoltato sul nuovo assetto azionario del gruppo italiano dalle commissioni riunite Lavori pubblici e Industria. A novembre scorso, intervenendo al convegno di Asati (l’associazione dei piccoli azionisti di Telecom), Massimo Mucchetti, presidente della commissione Industria del Senato, aveva anticipato di aver invitato Vivendi per un’audizione a Palazzo Madama. “Saremmo contenti – aveva detto Mucchetti in quell’occasione – di riceverli in Senato se hanno tempo e modo”. Intanto, il 16 dicembre scorso, nel corso dell’ultima assemblea di Telecom, Vivendi ha ottenuto l’allargamento del cda di Telecom da 13 a 17 membri, con l’ingresso dei propri vertici nel gruppo italiano. Sono entrati a far parte del cda, oltre a de Puyfontaine, il chief operating officer Stephane Roussel, il direttore finanziario Herve Philippe e Felicite Herzog, ex manager di Areva.

Intervenendo all’ultima assemblea di Telecom, de Puyfontaine aveva assicurato che la presenza “nel cda di Telecom non è una minaccia per l’indipendenza del board. Si tratta di timori ingiustificati. Invece, vogliamo avere l’opportunità di far parte del team, di lavorare al suo interno per aggiungere valore”.

De Puyfontaine ha anche rassicurato azionisti e fondi (e la politica) che quello di Vivendi è un “impegno a lungo termine, industriale e non finanziario, rispettoso della grande rilevanza di Telecom Italia nel panorama italiano e internazionale”.

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