Napolitano: “Open Access anche per le nuove reti”

Il presidente dell’organo di vigilanza istituito per verificare gli impegni di Telecom Italia accende i riflettori sullo scenario prossimo venturo: “Se la logica regolamentare del rame è destinata a valere per la nuove reti il raggio d’azione dovrà estendersi”

Pubblicato il 11 Mar 2011

"Se la logica regolamentare del mercato in rame è destinata a
valere anche per quella in fibra, il raggio di azione degli impegni
e della relativa attività di vigilanza dovrà estendersi di
conseguenza". E' quanto sostiene Giulio Napolitano, il
presidente dell'organo di Vigilanza istitituito nell'aprile
del 2009 con il compito di verificare la corretta esecuzione degli
impegni assunti volontariamente da Telecom Italia e resi vincolanti
dall’Autorità nel dicembre 2008.

In occasione della presentazione della Relazione annuale 2010
(scarica
qui la relazione del Presidente Napolitano) è stato il tema
degli investimenti nelle nuove reti a tenere banco. "Si sta
consolidando uno scenario nel quale gravano sull'operatore
dominante responsabilità e obblighi speciali nell'avanzamento
della nuova frontiera tecnologica", sottolinea Napolitano.
"Garantire la massima correttezza e trasparenza
nell'operato di Open Access su questo nuovo versante diventerà
allora una delle condizioni fondamentali per il positivo esito,
anche sul piano della parità concorrenziale, di una sfida così
impegnativa e qualificante dal punta di vista economico e
sociale".

Alla luce dell’esperienza maturata nei primi due anni di
attività, l’Organo di vigilanza ritiene che aver dedicato buona
parte della propria attività istituzionale all‘individuazione di
soluzioni concrete da raccomandare a Telecom Italia per una
migliore realizzazione degli obiettivi degli Impegni si stia
rivelando una scelta giusta. "Lo testimoniano, nonostante
alcuni limiti nella stessa azione dell’Organo di vigilanza, i
risultati finora raggiunti, sia in termini di adeguamento dei
processi aziendali, sia in termini di miglioramento dei servizi di
rete resi al mercato. L’Organo di vigilanza, inoltre, è lieto di
aver potuto contribuire al riconoscimento anche in sede europea dei
pregi del sistema italiano di governance degli Impegni ideato
dall’Autorità". "Merita infine di essere sottolineata
la natura “dinamica” degli Impegni e la lungimiranza
dell’Autorità nell’aver previsto, in una logica di evoluzione
delle infrastrutture di accesso, la possibilità di una loro
estensione ai servizi wholesale su reti di nuova generazione. Si
tratta di un’intuizione che sembra oggi ricevere significative
conferme nella recente Raccomandazione comunitaria. Affrontare il
problema della banda ultra larga nel quadro della disciplina dei
mercati 4 e 5, infatti, è possibile in quanto questa venga
considerata non come un nuovo mercato, ma come un’evoluzione
tecnologica di quelli oggi esistenti".

E' sulle nuove regole che ha acceso i riflettori il numero uno
di Telecom Italia Franco Bernabè: "Riteniamo che
l'obbligo di unbundling della fibra, proposto
dall'Autorità a partire dal 2013 nelle aree territoriali
cosiddette in monopolio, sia del tutto non proporzionato e non
giustificato perché prescinde dalla valutazione della sufficienza
degli altri obblighi già imposti a Telecom Italia". "In
primo luogo – spiega Bernabè – riteniamo che l'imposizione di
nuovi obblighi in capo a Telecom Italia, o la modifica di obblighi
precedentemente imposti richieda necessariamente l'apertura di
un nuovo procedimento di analisi di mercato: non si tratta solo di
una questione di adesione formale al dettato normativo europeo e
nazionale ma di una questione sostanziale". Quindi, secondo
Bernabè, la revisione delle attuali regole sulle reti Ngn,
prospettato dall'Agcom, non può prescindere da un'analisi
sull'effettivo potere di mercato a livello territoriale di
Telecom, considerando le prospettive di sviluppo a livello locale
della concorrenza infrastrutturale nelle nuove reti.

Da parte sua Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Wind,
sottolinea "la certezza che il mercato cambierà, ma è
difficile prevedere in che modo. C'è una grande incertezza
anche su come si dividerà la torta. Inoltre a causa degli
'over the top' si sono ridotti i ricavi e quindi non ci
sono certezze sul futuro e sugli investimenti". Gubitosi
ribadisce la necessità del "mantenimento delle regole per
garantire competitività al mercato, che ha generato
l'abbassamento dei prezzi". L'Ad di Wind, inoltre, ha
sottolineato la necessità di condividere le infrastrutture tra gli
operatori: "C'è un grande spreco di risorse sulle
infrastrutture, sarebbe meglio condividerle e utilizzare queste
risorse per nuove tecnologie".

LA RELAZIONE 2010
La relazione offre un quadro completo delle attività svolte nel
corso del 2010, al termine del secondo anno di svolgimento del
mandato. Il 2010 ha confermato come il processo di attuazione degli
Impegni sia necessariamente complesso e articolato. Non si tratta,
peraltro, di una peculiarità italiana. Basti pensare a quanto
avvenuto nel Regno Unito con gli Undertakings sottoscritti nel 2005
e ancora oggi oggetto di un laborioso e oneroso percorso di
esecuzione e di aggiornamento.

Al fine di migliorare l’attuazione degli Impegni, nel corso del
2010, l’Organo di vigilanza ha rivolto a Telecom Italia 33
raccomandazioni specifiche: 14 hanno toccato il tema del Nuovo
Processo di Delivery, 6 il codice di comportamento del personale di
Open Access, 11 la qualità della rete, 2 il suo sviluppo. Di
queste 33 raccomandazioni, 6 hanno comportato rilevanti adeguamenti
dei processi gestionali dell’Azienda.

Tra gli interventi dell’Organo di vigilanza nel 2010, meritano di
essere ricordati: a) l’indagine sulle causali di scarto degli
Ordinativi di Lavoro degli Operatori alternativi (c.d. “KO”)
che acquistano da Telecom Italia servizi wholesale (tra cui servizi
ULL e bitstream) nel contesto delle procedure di migrazione dei
clienti tra Operatori; b) l’individuazione di soluzioni concrete
per limitare i problemi di saturazione delle centrali per la
fornitura di servizi bitstream; c) la valutazione del trattamento
riservato da Open Access, per le attività di delivery e di
assurance, alla clientela di Telecom Italia e a quella degli
Operatori alternativi; d) le raccomandazioni formulate per rendere
più trasparente il processo di innovazione della rete fissa di
accesso di Telecom Italia; e) le misure richieste all’Azienda per
migliorare la qualità della rete e renderla più omogenea
sull'intero territorio nazionale, assicurando nel contempo la
necessaria trasparenza informativa agli Operatori; f) il
miglioramento qualitativo dei sistemi di incentivazione aziendali e
di formazione del personale.

Anche nel 2010 sono giunte segnalazioni all’Organo di vigilanza
da parte degli Operatori alternativi. I reclami hanno
principalmente riguardato i temi della qualità e dello sviluppo
della rete fissa di accesso. A seguito di complesse procedure
istruttorie, l’Organo di vigilanza ha formulato specifiche
richieste a Telecom Italia volte a rendere più efficace
l’attuazione degli Impegni in questi ambiti. L’Organo di
vigilanza auspica che anche in futuro eventuali doglianze degli
Operatori alternativi in merito al processo di attuazione degli
Impegni si traducano in puntuali segnalazioni e reclami. Soltanto
così sarà possibile valutare nel merito le criticità evidenziate
e contribuire al miglioramento dei servizi di accesso, a vantaggio
del mercato e dei consumatori finali.

Con le linee strategiche di intervento per l’anno 2011, approvate
con la Determinazione n. 1/2011, sono state pianificate le
principali attività dell’Organo di vigilanza, al fine di
garantire la realizzazione degli obiettivi sottesi agli Impegni,
con particolare riguardo all’efficacia del Nuovo Processo di
Delivery e al miglioramento della qualità della rete di accesso.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
L'ANALISI
INIZIATIVE
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati