Il successo dell’Apple iPad preoccupa l’industria dei
chipmaker. I produttori di memoria per computer sono già alle
prese con le perdite causate dal rallentamento dell’economia
globale e dal declino delle vendite di Pc, ma il tablet della Mela
peggiora la situazione perché usa circa il 75% di processori in
meno di un normale laptop.
Elpida Memory, Hynix Semiconductor e altri produttori di Dram, il
chip più comune sui computer, hanno perso complessivamente 14
miliardi di dollari negli ultimi tre anni, secondo le stime di
Bloomberg. A ciò si aggiunga che le stesse aziende hanno speso 37
miliardi di dollari per costruire nuovi impianti nella speranza che
il settore continuasse ad espandersi e anche per accrescere i
volumi forniti e far fronte al netto calo dei prezzi delle Dram,
come rileva la società di ricerche Dramexchange.
“I produttori di Dram hanno investito troppo e scommesso su una
forte crescita dell’industria dei computer che non si è
verificata”, osserva Chen Liway, analista di Polaris Securities a
Taipei. “La strategia avrebbe funzionato non ci fosse stato
l’ingresso sul mercato dell’iPad”.
Il calo delle vendite di Pc risente ovviamente di molteplici
fattori, dalla crisi macroeconomica alle inondazioni in Tailandia
che hanno colpito molti produttori, ma lo scorso trimestre anche la
popolarità dei tablet ha pesato: secondo Gartner le vendite di Pc
sono salite del 3,2% contro una precedente previsione del 5,1%.
Nello stesso periodo le vendite di iPad hanno superato quelle di
computer da parte del terzo maggior produttore mondiale, Dell.
Apple ha venduto circa 40 milioni di iPad dal debutto del tablet lo
scorso anno, generando 25,3 miliardi di dollari di revenue. Nella
stagione natalizia che si avvicina, la Mela potrebbe vendere ben 20
milioni di iPad in tutto il mondo, secondo Forrester research.
“I prezzi delle Dram sono scesi del 32% nello scorso trimestre e
continueranno a scendere”, afferma Alvin Lim, direttore associato
di Fitch Ratings a Seul. “Non credo ci sarà una vera ripresa”.
Secondo Bloomberg, il rallentamento dell’industria dei Pc, che
compra il 65% di tutta la produzione di Dram, e le ridotte
necessità di memoria delle nuove versioni di Windows continueranno
a rallentare la domanda.
Ci sono però strategie possibili per contrastare il trend
negativo. Samsung Electronics, il maggior produttore mondiale di
semiconduttori, è riuscita con successo a diversificare la
produzione verso i chip specializzati per smartphone, tablet e
server. Quest’anno la sud-coreana prevede un utile di 2.300
miliardi di won (1,98 miliardi di dollari) dal business delle Dram,
proprio perché vende due volte più Dram specializzate, dove i
margini sono più alti, di quelle per Pc, ormai divenute commodity.
Samsung fornisce anche la memoria flash Nand degli iPad, un
segmento destinato a crescere fortemente (+49% nei prossimi cinque
anni, secondo iSuppli).
Perciò il mercato sta rapidamente cambiando: alcuni produttori
puntano sulle Dram specializzate e tornano pian piano a sfornare
utili, ma non tutte le aziende hanno abbastanza soldi o tecnologia
per riconvertirsi. “Il mercato dei chip specializzati è dominato
da Samsung, ma anche gli altri player devono tentare questa
strada”, suggerisce Park Hyun, analista di Tong Yang Securities a
Seul. Già la sud-coreana Hynix, secondo maggior fornitore mondiale
di Dram, e l’americana Micron Technology stanno incrementando la
produzione di Nand flash, mentre la taiwanese Winbond Electronics
è uscita del tutto dal business delle Dram per Pc e ha optato per
quelle specializzate per tv e cellulari, riuscendo così a tornare
in attivo. Elpida sta seguendo la stessa strategia, puntando sulle
Dram per gli smartphone, che renderà disponibili dal prossimo
trimestre.