Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell’Autorità per le
garanzie nelle comunicazioni e dato torto a Telecom Italia e
Vodafone: per cambiare operatore mantenendo il proprio numero di
cellulare dovranno bastare tre giorni. Sospesa dunque la decisione
del Tar del Lazio “che aveva lasciato intravedere tempi più
lunghi”, scrive Daniele Lepido de Il Sole 24 Ore. Il Consiglio di
Stato ha accolto l’istanza cautelare proposta, oltre che
dall’Agcom, anche da Wind, H3g, Poste Mobile e le associazioni
dei consumatori. Spiega Lepido: “L’autorità per le tlc si era
rivolta al Consiglio di Stato dopo che il Tar aveva dato ragione a
Telecom Italia e Vodafone, bloccando la delibera del 2008 che
fissava in massimo tre giorni il limes per il cambio di operatore
conservando il proprio numero”. Soddisfatte le associazioni dei
consumatori: “Prevedere tre giorni come limite massimo per la
portabilità del numero – osserva Carlo Pileri dell’Adoc – è
fondamentale per il rispetto della volontà del cliente anche se è
comprensibile, accettabile e auspicabile che il gestore uscente
possa fare offerte al consumatore, che siano però non invasive
della sua volontà”. Proprio su questi temi sono intervenute le
leader del mercato Telecom Italia e Vodafone, gli operatori autori
del ricorso. La prima, riferisce Lepido, sottolinea di “non aver
mai messo in discussione la tempistica definita dall’Agcom,
auspicando un intervento dell’Autorità che riconosca al cliente
la possibilità di ricevere offerte economiche migliorative, in
modo da rendere sempre più competitivo il mercato”.
Portabilità, il Consiglio di Stato accoglie il ricorso Agcom
Il più altro tribunale civile ha dato torto a Telecom Italia e Vodafone: per il passaggio di operatore dovranno bastare tre giorni
Pubblicato il 15 Set 2009

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