In un mondo in cui ogni interruzione sulle reti Tlc fa vacillare operazioni critiche — chiamate commerciali, accessi SaaS, linee produttive, monitor per i pazienti degli ospedali — la connettività non può più essere considerata un semplice dettaglio It. Il report “2025 Network Modernization Benchmark” di C1 Edge, condotto in collaborazione con Hanover Research, mette in luce come la modernizzazione della rete sia ormai una priorità strategica per le imprese.
Il report ha raccolto le opinioni di 175 decision maker statunitensi in ambito It e networking, operanti in vari settori; ne emergono tendenze e priorità che già dettano la strategia per le reti aziendali del prossimo biennio.
Indice degli argomenti
Reti Tlc: le imprese chiedono affidabilità
Per il 91% degli intervistati l’affidabilità della rete è una priorità strategica a livello di C-suite o board, mentre il 90% riconosce che il downtime ha impatti negativi sul business, con quasi la metà che definisce tali effetti “significativi”. Il 46% afferma che l’affidabilità è una priorità molto rilevante per il board aziendale e un ulteriore 45% la considera moderatamente rilevante.
Metriche come uptime, punteggi di rischio e Kpi sugli incidenti non possono rimanere nel solo perimetro dell’It, ma devono entrare nel cruscotto decisionale del top management.
Tecnologie edge e wireless al top degli investimenti
Le intenzioni di spesa confermano un’accelerazione verso le tecnologie edge e wireless: l’81% delle imprese intende investire in Wi-Fi 6/7; il 79% punterà su architetture Sd-Wan; il 76% prevede investimenti in 5G; e il 70 % destinerà risorse all’edge computing.
Queste soluzioni vanno a sostituire infrastrutture rigide e hardware-centriche, consentendo una rete più flessibile e pronta a supportare applicazioni critiche quali analytics in tempo reale, AI, realtà aumentata, processi autonomi nei siti produttivi.
Le leve di investimento: efficienza, performance e continuità
Gli obiettivi dichiarati dalle aziende spiegano dove andranno i capitali: riduzione dei costi operativi (47%), miglioramento delle prestazioni e della velocità (43%), aumento dell’affidabilità e del tempo di attività (38%).
La rete deve essere veloce, ma non a discapito della protezione dei dati e delle applicazioni: i responsabili IT e networking attribuiscono priorità alle prestazioni (68%), ma anche alla cybersicurezza (60%) e all’uptime (57%).
Al contrario, la migrazione al cloud e il supporto al lavoro da remoto vengono citati solo marginalmente (5% e 9%) — segno che molte organizzazioni li hanno già integrati nei loro processi.
I servizi gestiti diventano essenziali
Il gap di competenze tecnologiche spinge le aziende a cercare supporto esterno. Il 72% affianca il personale interno con risorse esterne; il 51% considera la disponibilità di managed services il fattore decisivo nella selezione di un fornitore; l’esperienza verticale nel settore è indicata come criterio critico dal 50%.
La preferenza va a partner che sappiano lavorare fin da subito senza curva di apprendimento, offrendo modelli flessibili e Sla soddisfacenti.
Le imprese cercano anche soluzioni a preoccupazioni quali la privacy, la sicurezza e la compliance; i ritmi tecnologici troppo veloci; la compatibilità con i sistemi esistenti; e il bilanciamento tra innovazione e operatività quotidiana.
Inoltre, gli intervistati preferiscono soluzioni scalabili e automatizzate rispetto a scenari complessi che richiedono interventi manuali.
Reti e managed services, la scelta del fornitore
Il report svela anche i criteri che per le imprese sono decisivi nella selezione di un vendor:
- Disponibilità di managed services (51%)
- Esperienza nel settore verticale (50%)
- Flessibilità contrattuale (41%)
- Capacità di consulenza (37%)
- Reputazione (33%)
Il prezzo resta importante, ma non è più discriminante: prevale la capacità di accompagnare l’evoluzione della rete con servizi.
La roadmap in 7 mosse
Il report si conclude con una guida pratica in sette passi per l’implementazione di reti modernizzate in azienda:
- Prioritizzare gli upgrade chiave — Wi-Fi 6/7, Sd-Wan, private 5G
- Incorporare la resilienza operativa — monitoraggio continuo, backup automatici, playbook di risposta
- Sicurezza integrata fin dall’avvio — segmentazione zero-trust, minaccia unificata
- Sfruttare competenze esterne — modelli Network-as-a-Service, co-managed
- Agire presto sui sistemi legacy — migrazione, clean-up, change management
- Scegliere vendor per servizio e compatibilità — non soltanto per prezzo
- Coinvolgere il board — usare Kpi su uptime, prestazioni e rischio per sostenere i finanziamenti