TELECOM ITALIA

Scorporo rete, Patuano: “Con Cdp nessuno stallo”

L’Ad di Telecom: “Colloqui continui, stiamo proseguendo nella giusta direzione”. Allarme di Equita sulle stime del primo trimestre: l’ebitda domestico sarebbe in calo del 10%

Pubblicato il 19 Apr 2013

Scorporo rete, Patuano: “Con Cdp nessuno stallo”

“Non c’è nessuna situazione di stallo. Il Cda ha definito un processo e lo stiamo proseguendo. Poi ovviamente le nostre controparti si muovono con i loro tempi”. È quanto affermato, a mertgine di un convegno, dall’Ad di Telecom Italia, Marco Patuano, parlando dello scorporo della rete. “E’ importante la disponibilità della Cdp, con cui intratteniamo continui colloqui, e soprattutto dell’Antitrust”, ha aggiunto Patuano, secondo cui “tutto procede nella direzione giusta”.

Ieri l’amministraztore delegato di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, ha detto che la Cassa guarda con attenzione ai piani futuri di Telecom Italia in merito allo scorporo della Rete. “La rete di telecomunicazione è un’infrastruttura importante del paese quindi fa parte dei settori strategici a cui il fondo strategico guarda”. Questo interesse, ha precisato, “è la ragione per cui il fondo strategico ha già effettuato l’investimento nel settore attraverso Metroweb. Credo che sia pacifico pensare che avere un’infrastruttura di tlc all’avanguardia sia un fattore competitivo importante”.

Intanto gli analisti di Equita si interrogano sui conti del primo trimestre di TI, che verranno pubblicati l’8 maggio: secondo gli esperti il primo trimestre registrerà “un ulteriore peggioramento dei trend di business con fatturato ed ebitda domestici in calo del 10% circa” e, a livello di gruppo, un ebitda in flessione del 9,5% o di quasi 300 milioni di euro. Il debito è atteso in aumento di circa 0,5 miliardi a 28,5 miliardi. “Il combinato ebitda pesantemente declinante e debito in crescita può rendere complessa la negoziazione con le agenzie di rating e tenere vivo il rischio di un possibile rafforzamento patrimoniale”, spiega Equita che ha tagliato a 0,67 euro e a 0,54 euro il target price sulle azioni ordinarie e risparmio Telecom. Il giudizio resta neutral poiché il possibile deal con Hutchison produrrebbe materiali sinergie industriali, la semplificazione dell’arena competitiva, il miglioramento della generazione di cassa, il rafforzamento dell’azionariato, elementi che produrrebbero un upside del 40% circa.

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