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Sparkle ridisegna il Network Assurance con l’AI di IBM



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Una nuova architettura IT già operativa innalza automazione, rapidità di risposta e qualità del supporto, con risultati misurabili sui processi e sul lavoro delle persone

Pubblicato il 15 dic 2025



Sparkle PoP Helsinki, sparkle Santiago, : Sparkle AI IBM

La gestione di una rete internazionale richiede oggi velocità, precisione e capacità di risposta sempre più elevate. È in questo contesto che Sparkle ha completato il rilascio di una nuova architettura IT per il Network Assurance, basata sulle tecnologie di intelligenza artificiale e dati di IBM, con l’obiettivo di rendere più efficienti i processi operativi e migliorare tempi e qualità delle risposte ai clienti.

La soluzione – si legge in un comunicato – è in produzione da diversi mesi e ha già consentito di ottenere benefici concreti e misurabili, nel pieno rispetto delle normative di sicurezza che regolano il settore delle telecomunicazioni.

Il progetto AISNA e l’integrazione nel Network Operation Center

L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia di adozione dell’intelligenza artificiale e fa capo al progetto Artificial Intelligence Sparkle Network Assurance (AISNA). Il cuore dell’intervento è l’integrazione delle tecnologie IBM all’interno del Network Operation Center (NOC), deputato alla gestione e al monitoraggio dell’infrastruttura di rete internazionale.

La collaborazione consente a Sparkle di fare leva sul portafoglio watsonx, che comprende soluzioni di Machine Learning e Deep Learning insieme a componenti di https://www.corrierecomunicazioni.it/tag/ai-generativa/, pensate per supportare casi d’uso operativi diversi e in continua evoluzione.

Dai casi d’uso all’automazione dei processi di rete

Nel perimetro del progetto sono stati definiti diversi sotto-interventi, costruiti attorno a casi d’uso ritenuti strategici come SLA Management, Fault and Performance Management, Automatic Remediation and Rerouting. Per ciascuna area sono stati individuati i livelli architetturali coinvolti, insieme ai processi e alle soluzioni più adatte a indirizzare gli obiettivi operativi.

Tra le tecnologie adottate figurano IBM SevOne Network Performance Management, IBM Cloud Pak for AIOps, IBM Cloud Pak for Integration e IBM watsonx, che insieme hanno dato vita a un’architettura capace di introdurre funzionalità avanzate di AI e nuovi livelli di automazione, con un impatto diretto sull’efficienza complessiva.

Efficienza operativa e benefici misurabili

I risultati dichiarati confermano l’impatto dell’iniziativa. L’automazione delle attività di monitoraggio, gestione e miglioramento della qualità ha portato a una riduzione del 30% dei tempi di gestione operativa degli alert. Parallelamente, l’uso dell’AI per analizzare il contenuto delle e-mail, sintetizzare le informazioni salienti e aggiornare automaticamente i ticket ha alleggerito in modo significativo le attività ripetitive.

In termini di tempo risparmiato, Sparkle indica una riduzione di circa 3.000 ore all’anno dedicate alla reportistica clienti e di circa 700 ore all’anno per i Report for Outage (RFO). Un recupero di risorse che consente al personale di concentrarsi maggiormente sull’interazione diretta con i clienti e sulle attività a più alto valore per il business.

Migliorare l’esperienza di clienti e dipendenti

“Sparkle è impegnata a migliorare l’esperienza dei clienti e dei dipendenti attraverso l’intelligenza artificiale, arricchendo la sua offerta di mercato e i livelli di servizio al cliente – afferma Lorella Scalcione, Chief Information Officer di Sparkle – Abbiamo scelto di lavorare con IBM per la sua AI aperta e sicura che integra AI tradizionale e generativa e per le competenze dei suoi esperti. Grazie all’architettura definita con IBM e all’automazione siamo stati in grado di ridurre i rischi di errore e i tempi di risoluzione degli incidenti, influendo positivamente sulla qualità complessiva del servizio”.

Supporto all’operatività e miglioramento dell’efficienza

“Siamo entusiasti di questa collaborazione perché con le nostre soluzioni di AI e le competenze dei nostri esperti abbiamo affiancato i professionisti di Sparkle supportandone l’operatività e aumentandone l’efficienza – spiega Alessandro La Volpe, amministratore delegato di IBM Italia – E lo abbiamo fatto applicando l’AI a casi d’uso di business per portare risultati continui, concreti e misurabili. Il futuro della nostra collaborazione è ancor più promettente considerando che viviamo un’era in cui la sicurezza della connettività e delle infrastrutture critiche potrà essere offerta solo da ambienti e architetture Quantum Safe”.

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