Tariffe di terminazione, la Ue (ri)scrive all’Agcom

Nuova lettera della Commissione europea a integrazione della versione italiana della missiva del 4 aprile: “Il provvedimento è in contrasto con la Raccomandazione comunitaria: i prezzi devono essere fissati in maniera simmetrica”

Pubblicato il 04 Mag 2011

Tariffe di terminazione, la Ue (ri)scrive all’Agcom

Con una nuova lettera all' Autorità italiana per le garanzie
nelle Comunicazioni (Agcom), la Commissione europea ha precisato
alcuni punti rilevanti dei rilievi mossi con la lettera inviata il
4 aprile scorso relativa ai valori di terminazione delle chiamate
su rete fissa degli operatori competitor di Telecom Italia.

La nuova lettera della Commissione, che riguarda la versione in
lingua italiana dei commenti di Bruxelles, precisa che il
provvedimento di Agcom notificato a Bruxelles è “in contrasto
con la Raccomandazione comunitaria sulla regolamentazione delle
tariffe di terminazione". La lettera di Bruxelles precisa il
principio secondo cui i prezzi dei servizi di terminazione devono
essere fissati “in maniera simmetrica”. La terminazione è il
servizio che permette agli operatori di consegnare ai propri
clienti le chiamate in arrivo dalla rete di un altro operatore.

Il provvedimento che era stato notificato Agcom, secondo la
Commissione, infatti prevedeva "tariffe più elevate e
asimmetriche per il 2011, che non riflettono il principio di un
operatore efficiente, e quindi contrarie a quanto previsto dalla
Raccomandazione comunitaria sulle tariffe di terminazione”.
Nella lettera del 4 aprile scorso, la Commissione europea aveva
già rilevato che i valori di terminazione delle chiamate su rete
fissa degli operatori competitor di Telecom Italia avrebbero dovuto
essere fissati sulla base dei costi di un operatore efficiente.

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