Le telco Usa lanciano un appello alle autorità federali. In una lettera (SCARICA QUI IL TESTO ORIGINALE) indirizzata al Department of Homeland Security (Dhs) e al Federal Bureau of Investigation (Fbi), quattro tra le principali associazioni di categoria – Internet & Television Association, Aca Connects, Ntca – The Rural Broadband Association e USTelecom – chiedono interventi urgenti per contrastare l’ondata di attacchi contro le infrastrutture di rete. Il documento, firmato il 31 luglio 2025, denuncia una minaccia crescente e coordinata che sta mettendo a rischio la sicurezza nazionale e la continuità dei servizi essenziali.
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Una minaccia sistemica: furti, sabotaggi e blackout digitali
Secondo il report congiunto “Protecting the Nation’s Critical Communications Infrastructure from Theft & Vandalism”, nei soli ultimi sette mesi del 2024 si sono verificati almeno 5.770 episodi di furto e vandalismo contro infrastrutture di comunicazione. Gli attacchi hanno causato interruzioni del servizio Internet per oltre 1,5 milioni di cittadini americani e danni per milioni di dollari. Le modalità sono sempre più sofisticate: dal furto di rame e apparati di rete al sabotaggio intenzionale di dorsali in fibra, con impatti diretti su centrali 911, reti di emergenza, aeroporti e persino basi militari.
“Gli attacchi alle infrastrutture critiche rappresentano una significativa minaccia alla sicurezza nazionale. Questi attacchi dimostrano una crescente sofisticazione, coordinazione e intenzione di interrompere i servizi, con potenziali conseguenze economiche e sociali”, si legge nella lettera. Il riferimento alla sicurezza nazionale non è retorico: il DHS classifica le telecomunicazioni tra i 16 settori critici dell’infrastruttura americana, evidenziando le interdipendenze con sanità, trasporti, difesa e pubblica sicurezza.
Appello delle telco Usa: servono leggi federali per proteggere le reti private
Le telco Usa chiedono un intervento legislativo per colmare un vuoto normativo che lascia scoperta gran parte delle infrastrutture. Attualmente, il Titolo 18, Sezione 1362 del Codice degli Stati Uniti criminalizza solo gli attacchi contro sistemi di comunicazione governativi. Le reti private, pur essendo essenziali per il funzionamento del Paese, non godono della stessa protezione.
“Sebbene le normative esistenti riguardino gli attacchi diretti alle infrastrutture governative, resta una lacuna nella protezione dell’ampia gamma di reti di comunicazione di proprietà privata ma essenziali per il pubblico”, scrivono i firmatari. La proposta è di estendere la Sezione 1362 anche alle infrastrutture private, rendendo esplicita la punibilità federale per chi danneggia o distrugge apparati di comunicazione non gestiti direttamente dallo Stato.
Sostegno al Broadband Act: pene più severe e giurisdizione federale
Oltre alla modifica del codice penale, le associazioni chiedono all’Amministrazione di sostenere il disegno di legge H.R. 2784 – Stopping the Theft and Destruction of Broadband Act of 2025. Il provvedimento, attualmente in discussione al Congresso, mira a rafforzare la giurisdizione federale e a inasprire le pene per chi commette furti o atti di vandalismo contro le reti di comunicazione.
“Il sostegno dell’Amministrazione a questa legislazione rafforzerebbe l’impegno del governo a tutelare la sicurezza fisica delle infrastrutture critiche e a perseguire penalmente coloro che cercano di provocare sconvolgimenti economici e sociali attaccando le reti su cui fanno affidamento milioni di consumatori e imprese”, si legge nel documento. Il messaggio è chiaro: proteggere le reti significa proteggere l’economia, la società e la sicurezza collettiva.
Un caso emblematico: l’arresto in Arizona e la vendita su eBay
A conferma della gravità del fenomeno, la lettera cita un episodio recente: l’arresto di Jeremiah Ramage, 38 anni, accusato di aver rubato apparati di telecomunicazione per centinaia di migliaia di dollari da siti di torri cellulari in Arizona, rivendendoli poi su eBay. Il caso ha suscitato forte indignazione nel settore, con Charter Communications che ha definito l’attacco subito come un “atto di terrorismo domestico”.
La crescente frequenza di questi episodi sta generando un clima di allarme tra gli operatori, che chiedono maggiore coordinamento tra autorità federali, statali e locali, e una strategia nazionale di protezione delle infrastrutture digitali.
Impatti sul settore telco Usa: resilienza, sicurezza e investimenti
Per il comparto telco Usa, la questione non è solo normativa ma anche industriale. Gli attacchi alle infrastrutture mettono in discussione la resilienza delle reti, la continuità dei servizi e la fiducia degli utenti. Le aziende sono chiamate a rafforzare i propri sistemi di monitoraggio, protezione fisica e cybersecurity, investendo in tecnologie capaci di prevenire e mitigare i rischi.
In questo contesto, la banda ultralarga assume un ruolo ancora più strategico. La sua diffusione capillare è essenziale per garantire ridondanza, flessibilità e capacità di reazione in caso di attacchi o guasti. Le telco devono integrare la sicurezza fisica con quella digitale, adottando modelli di network slicing, edge computing e intelligenza artificiale per il rilevamento precoce delle minacce. Scopri tutte le applicazioni innovative della banda ultralarga
Verso una strategia nazionale: il ruolo delle telco Usa e delle istituzioni
La lettera delle associazioni non è solo una denuncia, ma un invito alla costruzione di una strategia condivisa. Le Telco Usa chiedono al governo di riconoscere il valore pubblico delle infrastrutture private e di agire di conseguenza. La protezione delle reti non può essere demandata solo agli operatori: serve una visione sistemica, che coinvolga legislatori, forze dell’ordine, regolatori e stakeholder locali.
Il settore telco, da parte sua, è pronto a fare la propria parte. Ma chiede regole chiare, pene certe e risorse adeguate per affrontare una minaccia che non è più episodica, ma strutturale.