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Tim, Labriola confermato alla guida: “Lavoreremo per la crescita”



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Vivendi si è astenuta dal voto, passa la lista del cda uscente, Figari alla presidenza. Nuovo Consiglio con 9 componenti: per Merlyn e Bluebell passano Paolucci, Siragusa e Giannotti De Ponti. Per il Collegio sindacale disco verde alla lista francese: Fallacara presidente

Pubblicato il 23 apr 2024



labriola

Pietro Labriola resta alla guida di Tim affiancato da Alberta Figari nel ruolo di presidente. L’Assemblea riunitasi oggi ha dunque dato il disco verde alla lista del cda uscente come da pronostici considerata l’astensione al voto da parte dei francesi di Vivendi (primi azionisti con quasi 24% del capitale) e l’appoggio di Cdp e dei principali fondi. Ha partecipato al voto circa il 50,77% del capitale ordinario della società.

Il nuovo Cda

Il nuovo Consiglio di amministrazioni vanta 9 componenti per il triennio 2024-2026 (fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026), e ha nominato il nuovo Collegio sindacale.

Per la nomina del Cda la lista di maggioranza, con circa il 48,97% dei voti, è risultata quella presentata dal cda uscenti. 6 i componenti: Alberta Figari (indicata come Presidente), Pietro Labriola (indicato come Amministratore Delegato), Giovanni Gorno Tempini, Paola Camagni, Federico Ferro Luzzi e Domitilla Benigni.

Riguardo alle liste presentate dai fondi Merlyn er Bluebell, per Merlyn che ha ottenuto il 2,38% dei voti, passano Umberto Paolucci e Stefano Siragusa. Per Bluebell Capital Partners, in qualità di gestore del fondo Bluebell Equity Master Fund Icav che ha ottenuto l’1,01% dei voti passa Paola Giannotti De Ponti.

Labriola: “Nei prossimi tre anni lavoreremo a crescita del Gruppo”

“L’Assemblea degli Azionisti di oggi segna un importante continuità nel piano che stiamo portando avanti per proseguire sul percorso di crescita e sviluppo intrapreso con 22 mesi di performance in miglioramento e di rispetto dei target finanziari. Si tratta di una nuova tappa di un cammino che continuerà con l’obiettivo di cogliere tutte le occasioni che nasceranno dall’evoluzione del mercato”, commenta Labriola. “Siamo convinti infatti della necessità di dotarci di una struttura finanziaria e di opzioni strategiche industriali più solide con una struttura più snella e focalizzata sulle aree di business. Nei prossimi tre anni lavoreremo per garantire una crescita duratura del Gruppo nell’interesse di tutti gli stakeholder e con l’obiettivo di valorizzarne i punti di forza. Presteremo quindi grande attenzione all’efficienza nei costi e soprattutto al ritorno alla generazione di valore sul mercato italiano. Con questi cardini puntiamo a tornare possibilmente in arco di piano a remunerare gli azionisti, che con l’assemblea di oggi ci hanno dato la fiducia ad andare avanti. Come già negli ultimi due anni, dopo la giornata di oggi lavoreremo con ancora maggior determinazione, a vantaggio di tutti i soci che con grande senso di responsabilità direttamente o indirettamente hanno permesso di garantire la continuità. È necessario quindi che istituzioni, soci, dipendenti, sindacati e management collaborino, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative reciproche, per assicurare il miglior futuro possibile ad una società strategica come la nostra”.

Il nuovo Collegio sindacale

La lista presentata da Vivendi ha ottenuto il 75,39% dei voti qualificandosi dunque come lista di maggioranza. La lista presentata da un gruppo di gestori di fondi e Sicav ha ottenuto oltre il 17,63% dei voti.

Il candidato indicato per primo tra i Sindaci effettivi della lista di minoranza, Francesco Fallacara, è stato nominato presidente

Il Collegio sindacale risulta dunque composto come segue:

Sindaci effettivi:

  1. Francesco Fallacara – Presidente
  2. Anna Doro
  3. Massimo Gambini
  4. Francesco Schiavone Panni
  5. Mara Vanzetta

Sindaci supplenti

  1. Massimiliano Di Maria
  2. Laura Fiordelisi
  3. Paolo Prandi
  4. Carlotta Veneziani

I compensi di board e sindaci

L’Assemblea ha determinando in 1.300.000 euro annui lordi il compenso complessivo massimo dell’intero organo (esclusi i Consiglieri investiti di speciali cariche), la cui ripartizione verrà decisa dal nuovo board. Gli emolumenti del Collegio sindacale sono stati fissati in 13 mila euro lordi annui per il Presidente, 95mila euro lordi annui per ciascun Sindaco effettivo e 15 mila euro lordi annui aggiuntivi per il Sindaco effettivo chiamato a far parte dell’Organismo di Vigilanza.

Ok al bilancio ma non passano politica di remunerazione e modifiche stock options

L’Assemblea ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2023 che si è chiuso con una perdita netta pari a 995 milioni di euro, coperta mediante integrale utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni e prelievo dalla riserva legale – puntualizza Tim in una nota. Non sono stati invece approvati relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti e le modifiche al piano di stock options 2022-2024 proposte dal cda uscente. E vista la delibera di copertura della perdita d’esercizio 2023 mediante utilizzo di riserve in parte oggetto in sospensione d’imposta, l’Assemblea non ha approvato la proposta di riduzione delle corrispondenti poste di patrimonio netto in via definitiva, escludendone la successiva ricostituzione

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