L'INTERVENTO

Tim, Labriola: “Il ‘magico’ mondo del digitale non può più funzionare”

In un post su Linkedin l’Ad della telco evidenzia l’esponenziale aumento dei costi di adeguamento delle reti e dei servizi di assistenza a seguito dell’esplosione del traffico dati e di applicazioni che occupano sempre più banda. “Comincia a diventare sempre più difficile immaginare un futuro in cui il consumo dei dati possa continuare ad essere considerato unlimited perché a un certo punto le reti potrebbero essere a rischio”

Pubblicato il 07 Dic 2023

Pietro Labriola

Comincia a diventare sempre più difficile immaginare un futuro in cui il consumo dei dati possa continuare ad essere considerato unlimited”: in un post su Linkedin l’Ad di Tim Pietro Labriola lancia l’allarme su un modello che si fa sempre più insostenibile per le Tlc a fronte dell’esplosione del traffico dati e dell’aumento esponenziale di applicazioni e servizi, in capo agli over the top, che rischiano di mettere a repentaglio la tenuta delle reti se non si trova una quadra su come gestire la situazione.

Traffico decuplicato ma il prezzo scende

“Nel ‘magico’ mondo del digitale succede che aumentano le applicazioni e i consumi della rete, cambiano fortemente i consumi, e conseguentemente aumentano i costi di adeguamento delle reti e dei servizi di assistenza ma nulla cambia per il consumatore. Negli ultimi dieci anni il consumo di dati si è moltiplicato per 10 e il prezzo si è ridotto di quasi un quarto. È evidente che non può funzionare”, scrive Labriola ricordando che nessun servizio essenziale – acqua, luce, gas – negli ultimi 10 anni abbia registrato un analogo andamento.

Il modello unlimited non può reggere

“Per guardare video in streaming a 4K senza interruzioni servono nuovi investimenti in grado di gestire performance e volumi eccezionali, ma questo già lo intuivamo. Quello che forse non immaginavamo e mostra chiaramente questo grafico è che anche l’update di un gioco di successo può generare la stessa super-richiesta di banda. Per noi di Tim, investimenti e pianificazione sono l’unica risposta possibile, ma comincia a diventare sempre più difficile immaginare un futuro in cui il consumo dei dati possa continuare ad essere considerato unlimited”.

A rischio la tenuta delle reti

Secondo Labriola “a un certo punto le reti potrebbero essere a rischio non solo per l’assenza di investimenti ma anche perché sarà impossibile garantirne la pianificazione, creando rischi sulla continuità di servizio stesso. Il ritorno economico non può più essere considerato un nice to have mentre la continuità di servizio un must have. Entrambi debbono viaggiare di pari passo”.

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