L’assemblea straordinaria degli azionisti di Tim ha approvato la modifica dell’articolo 3 dello Statuto sociale, relativo all’oggetto sociale della società. La proposta ha ricevuto un consenso quasi unanime: il 97,22% dei voti favorevoli, contro un 2,78% di contrari e nessun astenuto. L’approvazione comporta il riconoscimento del diritto di recesso agli azionisti che non hanno concorso all’approvazione.
Diverso l’esito per altre proposte di modifica dello Statuto, che non hanno raggiunto i quorum previsti. In particolare, non è stata approvata la modifica dell’articolo 9, riguardante principalmente:
- la riduzione del numero massimo dei componenti del consiglio di amministrazione,
- la percentuale di possesso azionario necessaria per la presentazione delle liste,
- le modalità e i criteri di riparto tra le liste degli amministratori da eleggere.
La proposta ha ottenuto il 65,96% dei voti favorevoli, ma si è fermata al di sotto della soglia necessaria, con il 34,01% dei voti contrari e lo 0,02% di astensioni.
Stesso destino per la modifica dell’articolo 17 dello Statuto, riguardante il collegio sindacale. La proposta prevedeva:
- la riduzione del numero dei sindaci effettivi e supplenti,
- la modifica della percentuale di possesso azionario per la presentazione delle liste,
- la revisione delle modalità e dei criteri di riparto tra le liste dei sindaci da eleggere.
In questo caso, i voti favorevoli si sono fermati al 65,92%, con il 33,74% contrari e lo 0,33% di astenuti.
Non è passata nemmeno la modifica dell’articolo 19 dello Statuto, relativo alla disciplina del diritto di intervento e dell’esercizio del diritto di voto in assemblea, che ha ricevuto il 60,17% di consensi, contro il 39,83% di voti contrari e nessun astenuto.
Indice degli argomenti
Il fronte finanziario
Sul fronte economico-finanziario, l’assemblea ha invece approvato l’esclusione dell’obbligo di reintegro del vincolo di sospensione d’imposta in relazione agli utilizzi della riserva legale per la copertura delle perdite nei bilanci 2023 e 2024. La proposta ha ottenuto il 98,48% dei voti favorevoli, contro l’1,21% dei contrari e lo 0,31% di astenuti.
In sede ordinaria, l’assemblea ha inoltre approvato il bilancio al 31 dicembre 2024, che si è chiuso con una perdita netta pari a 1.242.499.280 euro, coperta tramite l’utilizzo della riserva legale. L’approvazione è avvenuta con il 99,9% dei voti favorevoli.
Via libera anche alla relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in entrambe le sue sezioni: la prima ha ricevuto il 93,99% dei voti favorevoli e il 6,01% di contrari, senza astensioni; la seconda ha registrato l’87,33% di voti favorevoli, l’11,58% di contrari e l’1,09% di astenuti.
Il piano di incentivazione azionaria
È stato approvato con il 98,83% dei consensi anche il nuovo piano di incentivazione azionaria di lungo termine “Piano LTI di Performance Share 2025-2027”, pensato per rafforzare l’allineamento tra management e azionisti.
Semaforo verde anche per le modifiche al piano di Stock Option 2022-2024, originariamente adottato dall’assemblea del 7 aprile 2022: il 66,30% dei voti è stato favorevole, il 33,70% contrario, senza astensioni.
Infine, è stato approvato il nuovo piano di incentivazione di lungo termine “Piano di Phantom Shares 2025-2027”, con una larghissima maggioranza: 99,45% dei voti favorevoli, 0,55% contrari e nessun astenuto.
Emanuele Rimini rappresentante comune
Tim fa sapere inoltre che l’Assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio, riunitasi senza la presenza fisica dei soci – come previsto dal Decreto Legge n. 18/2020 – ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno e ha nominato l’avvocato prof. Emanuele Rimini rappresentante comune.