Pietro Labriola ha scelto una metafora semplice per raccontare il paradosso delle telecomunicazioni europee: “abbiamo scelto l’uovo e non la gallina”. Cioè l’incasso immediato delle aste per le frequenze, sacrificando però la sostenibilità di lungo periodo degli investimenti sulle reti. Il messaggio, lanciato dal presidente di Asstel e ad di Tim al Forum nazionale delle telecomunicazioni 2025, è un avvertimento al governo italiano e alle istituzioni europee, anche in vista del rinnovo delle frequenze mobili previsto per il 2029: senza un cambio di rotta regolatorio e industriale, la filiera Tlc rischia di non riuscire più a sostenere la digitalizzazione del Paese.
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Tlc in trappola: costi alle stelle, ricavi in calo. Labriola: “Regole nuove per invertire la rotta”
Il presidente di Asstel e Ad di Tim lancia l’allarme su un settore schiacciato da regolazioni obsolete, aste 5G troppo care e un mercato frammentato. “Se non si interviene subito, l’Italia potrebbe perdere la sfida della competitività tecnologica”
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