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Tlc, fine dei big capex: e ora che si fa?



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Analysys Mason dedica un podcast alla questione per fare il punto della situazione e capire quali saranno gli impatti sulle reti 5G e in fibra. La crisi è innegabile ma potrà rappresentare l’occasione per far emergere nuovi modelli di business

Pubblicato il 7 mar 2025



Digital Neworks Act, Broadband for all

La crisi nei grandi investimenti in conto capitale nel settore delle telecomunicazioni è innegabile, ma potrà rappresentare l’occasione per far emergere nuovi modelli di business. Questo dato emerge dal recente podcast di Analysys Mason, “La fine dei grandi investimenti in conto capitale nelle telecomunicazioni: cause e implicazioni”, in cui Caroline Gabriel, Research Director, e Rupert Wood, esperto di tendenze capex, hanno esplorato le implicazioni della riduzione dei capex e le possibili direzioni future per il settore.

Durante la discussione, Wood ha spiegato come due tendenze fondamentali abbiano caratterizzato un periodo di intensa spesa in conto capitale: la costruzione delle reti in fibra ottica e l’implementazione iniziale delle tecnologie 5G. Questi investimenti hanno raggiunto il loro picco e ora mostrano un chiaro declino, segnalando un passaggio verso un’era di larghezza di banda abbondante e accessibile ma anche una crisi di sovrapproduzione. “La costruzione della fibra, particolarmente in Europa, sembra aver raggiunto il suo massimo potenziale”, ha osservato Wood, indicando come questo fenomeno stia portando a un ripensamento generale delle priorità di investimento.

Opportunità all’orizzonte

Nonostante queste sfide, emergono delle opportunità significative. Wood nota che stiamo assistendo a uno spostamento degli investimenti dai grandi operatori di telecomunicazioni verso un crescente numero di altnet più piccole e società specializzate in infrastrutture come le TowerCos e le FibreCos. Questo trend rappresenta una diversificazione del panorama delle telecomunicazioni, in cui le piccole realtà hanno l’opportunità di assumere un ruolo più centrale e innovativo nello sviluppo del settore.

La domanda di traffico dati, pur restando un elemento cruciale per gli operatori, mostra segnali di debolezza. La crescita del traffico è ora quasi interamente guidata dalla banda larga fissa, con la penetrazione della fibra che comprime la necessità di connettività mobile. “Le dinamiche della crescita del traffico IP sono ora guidate dalla banda larga fissa e non dalla domanda intrinseca al mobile”, ha chiarito Wood, suggerendo che le nuove applicazioni potrebbero ancora sconvolgere il mercato, anche se è difficile prevedere quali potrebbero innescare un nuovo picco di investimenti nelle infrastrutture.

Verso nuove strategie

In questo contesto di cambiamento, gli operatori di telecomunicazioni sono chiamati a rivedere le loro strategie, esplorando nuove aree di investimento come i data center, l’edge computing, e le infrastrutture verdi. Queste aree non solo offrono nuove opportunità di crescita, ma possono anche contribuire a migliorare l’efficienza operativa e a ridurre i costi a lungo termine.

Gli operatori possono infatti sfruttare questo periodo per migliorare il flusso di cassa e investire in strategie che rafforzino la loro posizione nel mercato, sempre più orientato verso modelli di business sostenibili e innovativi. La chiave del successo risiede nella capacità di adattarsi alle nuove realtà del mercato, sfruttando le tecnologie emergenti per creare valore aggiunto e differenziarsi in un ambiente altamente competitivo.

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