L’ANALISI

Tlc, la guerra dei prezzi e la “soluzione” Mvno: il futuro è nelle piattaforme di digital lifestyle?



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Le telco italiane hanno visto crollare i prezzi sul mercato del 30% negli ultimi dieci anni e in Europa il trend è simile. Secondo Mobilise consolidamento non è l’unico rimedio al calo dei margini: una strategia possibile è anche quella collaborare con gli operatori mobili virtuali e fare leva su tecnologie, come l’eSim, per innovare il modello di business

Pubblicato il 30 set 2025



tlcai

La guerra dei prezzi è da anni la spina nel fianco degli operatori telecom. In tutta Europa, i prezzi dei servizi di telecomunicazioni per gli utenti finali sono in calo da oltre un decennio. In Italia, in particolare, la contrazione è stata del 30%. La Francia ha registrato una flessione simile, del 26%, mentre la media Ue è del 10%, secondo i dati del Mobile Ecosystem Forum.

Alle orecchie dei consumatori questi numeri suonano come un successo. Ma i servizi mobile super-economici hanno un costo enorme per gli operatori, che continuano a investire nelle reti. Le spese in conto capitale delle telco globali hanno superato sempre i 300 miliardi di dollari all’anno nell’ultimo decennio, raggiungendo un picco di quasi 330 miliardi di dollari nel 2022 con l’implementazione del 5G e della fibra. Al tempo stesso, i ricavi sono rimasti invariati e i margini si stanno riducendo.

Come possono gli operatori mobili tradizionali (i Mobile network operator, Mno) sopravvivere, anzi, rilanciarsi? Trasformandosi in piattaforme per l’innovazione e il digital lifestyle, come si legge in un’analisi sul sito di Mobilise Global.

Guerra dei prezzi, emergenza per le telco

La maggior parte degli operatori mobili cerca di differenziarsi sul mercato basandosi sul prezzo e sul valore. Questo porta a concentrare la competizione sulle tariffe piuttosto che sull’innovazione. Il risultato è un settore sotto pressione e sempre più dipendente da fusioni e acquisizioni solo per sopravvivere – tanto che il tema del consolidamento è diventato l’ordine del giorno per le telco europee.

Una soluzione diversa può essere di natura “strategica”, ovvero abbracciare il modello Mvno. Collaborando con marchi in grado di offrire innovazione, gli Mno possono continuare a monetizzare le proprie reti, spesso con migliori risultati. Il pesante compito di acquisire e gestire gli abbonati spetta al partner, mentre l’operatore guadagna scala senza erodere valore.

Il modello Mvno e le collaborazioni strategiche

Un esempio è rappresentato da Revolut, che utilizza 1Global come abilitatore del suo servizio mobile integrato e aggiunge così la connettività al suo ecosistema fintech.

Nubank, una delle banche digitali più grandi al mondo, ha collaborato con Gigs per incorporare abbonamenti mobili nel suo portafoglio di prodotti.

Nel caso specifico di Mobilise, Instabridge sfrutta la piattaforma Hero di questo fornitore tecnologico per offrire una connettività senza interruzioni come parte della sua più ampia offerta digitale.

Le opportunità per gli operatori mobili

Per gli operatori di telefonia mobile che possono fare un ulteriore passo in avanti e stabilire partnership dirette con settori adiacenti, come fintech, media, sanità e trasporti, c’è un’opportunità ancora maggiore. Aggiungendo prodotti e servizi alle relazioni con i clienti esistenti, le telco possono aumentare la fidelizzazione e il coinvolgimento e sbloccare nuovi flussi di entrate oltre la semplice connettività.

Anche qui gli esempi non mancano. Orange è entrata con successo nel mercato dei servizi finanziari con Orange Bank, sfruttando la sua base clienti e la fiducia nel brand per espandersi in un settore completamente nuovo.

Allo stesso modo, EE si è espansa nel gaming, offrendo servizi di cloud gaming e hardware in bundle per conquistare una quota maggiore del mercato dell’intrattenimento digitale.

Modello Mvno: i pacchetti di digital lifestyle

Al di fuori dell’Europa, Rakuten in Giappone ha costruito un intero ecosistema attorno al suo business mobile che comprende e-commerce, servizi bancari, pagamenti, viaggi e persino punti fedeltà, che collegano tutto. I suoi clienti mobile sono parte di una piattaforma di stile di vita digitale più ampia, non solo abbonati.

Negli Stati Uniti, T-Mobile ha puntato su partnership e pacchetti, il più famoso dei quali è l’inclusione di Netflix nei suoi piani famiglia, trasformando anche in questo caso quella che una volta era “solo un’altra tariffa” in un pacchetto di stile di vita digitale ricco di valore.

Il motore di questo cambiamento è la tecnologia: uno stack tecnologico flessibile e moderno offre agli operatori la libertà di sperimentare, lanciare rapidamente e offrire nuove esperienze cliente su larga scala, trasformandosi in una piattaforma per l’innovazione.

Il ruolo di innovazione della eSim

In questo scenario, anche la tecnologia eSim sta trainando l’innovazione nel settore delle telecomunicazioni.

L’eSim si sta dimostrando un catalizzatore del cambiamento, perché riduce le barriere all’ingresso per i brand, elimina i costi e la complessità della distribuzione fisica delle Sim e consente un’esperienza utente realmente digitale in cui l’attivazione e il cambio di Sim avvengono istantaneamente all’interno di un’app.

L’eSim, inoltre, supporta modelli di business completamente nuovi, dalla connettività integrata nelle app fintech alle implementazioni IoT e ai pacchetti lifestyle che si estendono ben oltre il settore delle telecomunicazioni.

L’eSim sta aprendo le porte a un ecosistema più flessibile e incentrato sul cliente, in cui operatori, Mvno e brand digitali possono innovare più rapidamente e offrire esperienze più ricche.

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