il primato

Un ologramma tra Roma e Milano: Open Fiber raggiunge 64 Tbps



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La dimostrazione in tempo reale lungo oltre 600 chilometri mostra la maturità delle reti in fibra nel sostenere servizi immersivi e ad alta intensità di banda, con ricadute immediate su lavoro, sanità e formazione

Pubblicato il 23 dic 2025



Open Fiber record 64 Tbps

Open Fiber mette a segno un nuovo primato per la connettività italiana, portando la capacità di trasmissione dati a 64 Terabit al secondo su oltre 600 chilometri di rete in fibra ottica. Il test, effettuato il 12 dicembre 2025, rappresenta la più elevata velocità mai registrata nel Paese su una tratta di lunga distanza e diventa un indicatore concreto della direzione intrapresa dal settore: infrastrutture sempre più performanti, pensate per reggere una crescita costante dei volumi di traffico e per abilitare applicazioni digitali di nuova generazione.

La comunicazione olografica in tempo reale

A dare corpo al significato del traguardo non è stato soltanto il dato tecnico, ma soprattutto la sua traduzione in un’esperienza: una trasmissione olografica in tempo reale tra Roma e Milano, realizzata grazie alla capacità di banda e alla bassissima latenza garantite dalla fibra. In questo modo la rete non si limita a “portare internet”, ma diventa l’elemento che rende possibili interazioni tridimensionali credibili, in cui la distanza fisica perde centralità e la presenza digitale acquista realismo.

Nel racconto di Open Fiber, l’ologramma è un caso d’uso simbolico perché rende immediatamente percepibile cosa cambia quando la connettività non è più un vincolo: riunioni e lezioni che superano lo schermo, eventi e contenuti vissuti con un livello di immersione più vicino all’esperienza dal vivo.

Un percorso di innovazione che accelera nel 2025

Il risultato dei 64 Tbps si inserisce in un anno che l’azienda descrive come scandito da più tappe tecnologiche. Tra queste, Open Fiber richiama il test record di 81,6 Tbps sulla rete di trasporto nazionale Zion e il completamento della dorsale sottomarina Olbia–Fiumicino, che collega la Sardegna alla penisola con percorsi più brevi e una capacità superiore, puntando anche su una resilienza più elevata. Letti insieme, questi passaggi delineano una strategia che guarda alla rete come piattaforma abilitante, non come semplice requisito infrastrutturale.

Dalla rete ai servizi: perché i “primati” contano per utenti e imprese

Nel comunicato l’azienda sottolinea che i record non vanno interpretati come esercizi di stile, ma come abilitatori concreti. Quando la fibra FTTH raggiunge gli utenti con prestazioni ultraveloci e affidabili, diventano più credibili scenari che richiedono continuità di servizio e latenze contenute: telemedicina avanzata, consulti e interventi a distanza sempre più sofisticati, formazione e lavoro in ambienti virtuali condivisi, nuove forme di intrattenimento e, più in generale, servizi pubblici più efficienti e accessibili.

È qui che la dimostrazione olografica assume un valore che va oltre l’effetto “wow”: mette in evidenza che la rete, quando è dimensionata per reggere carichi elevati anche su lunga distanza, può sostenere applicazioni che fino a poco tempo fa erano percepite come marginali o futuribili.

La visione: prestazioni, inclusione e riduzione del divario digitale

Open Fiber lega questi risultati a una visione più ampia, centrata sugli investimenti in infrastrutture all’avanguardia come leva per ridurre il digital divide e accompagnare il Paese verso un’evoluzione in cui la tecnologia non è soltanto più veloce, ma anche più inclusiva e vicina alle persone. In questa cornice si inserisce anche il commento di

“Raggiungere 64 Terabit al secondo su oltre 600 chilometri non è solo un record tecnologico – spiega Francesca Parasecolo, Head of network engineering, che collega direttamente la performance ottenuta alle trasformazioni in corso nel traffico dati globale e alle opportunità applicative che ne derivano – In un contesto di crescita continua del traffico dati globale, il ruolo di una rete performante come quella realizzata da Open Fiber diventa sempre più centrale Questo traguardo conferma la nostra visione di un’Italia sempre più digitale, in cui l’innovazione infrastrutturale abilita applicazioni rivoluzionarie, come la comunicazione olografica, e apre nuove possibilità per lavoro, istruzione, salute e intrattenimento, riducendo il divario digitale e avvicinando la tecnologia alle persone.”

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