Il futuro delle reti è nell’autonomia ed Ericsson e Telstra lo sanciscono con un nuovo programma di collaborazione il cui obiettivo è favorire il passaggio del settore delle telecomunicazioni alle reti autonome.
La collaborazione – fanno sapere le due aziende – creerà, convaliderà e industrializzerà casi d’uso orientati al business, illustrando l’impatto dell’autonomia e le basi tecnologiche necessarie e generando best practice per l’industria.
“L’industria delle telecomunicazioni affronta un urgente bisogno di accelerare l’autonomia”, affermano Ericsson e Telstra, “ma il percorso verso le reti autonome rimane complesso. Raggiungere questa visione significa superare le barriere tecnologiche e operative e allinearsi agli standard. Richiede collaborazione, innovazione e apertura in tutto il settore”.
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Reti autonome, Ericsson e Telstra uniscono le forze
In collaborazione, Ericsson e Telstra esploreranno le principali sfide dei componenti per l’adozione di reti autonome. Gli ostacoli sono, in particolare, i dati frammentati e chiusi in silos, le lacune nell’esecuzione, la complessità creata dagli ambienti multi-vendor e multi-dominio e l’affidabilità dei modelli di intelligenza artificiale.
Per esempio, le due aziende cercheranno di mettere a punti di framework che permettono di tradurre gli intenti per chiudere il gap tra gli obiettivi aziendali e le azioni di rete. Inoltre, costruiranno un “piano di conoscenza” (un livello informativo che utilizza dati, intelligenza artificiale e ragionamento per monitorare, analizzare e controllare la rete in modo intelligente) che possa agire efficacemente come fondamento delle reti autonome.
Soprattutto, Ericsson e Telstra lavoreranno per integrare nelle reti autonome l’Ai affidabile per creare fiducia rendendo il processo decisionale dell’Ai trasparente e comprensibile
L’obiettivo è anche stabilire uno standard di settore per la collaborazione e la condivisione aperta di risultati e approfondimenti. La collaborazione con altri player del settore sarà fondamentale per garantire l’interoperabilità e guidare un’ampia adozione delle soluzioni.
Che cosa sono le reti autonome
Le reti autonome sono la nuova evoluzione delle reti Tlc, in quanto sostituiscono la tradizionale automazione basata su regole con operazioni autonome in grado di pensare, apprendere, adattarsi e prendere decisioni business-critical in tempo reale con zero interventi umani.
Le reti autonome sono costruite sui pilastri dell’automazione agentica a ciclo chiuso, dell’interattività e dell’interoperabilità basate sull’intento, della gestione intelligente dei dati, e delle piattaforme e Api aperte. Alla base si trovano i domini autonomi della rete, ciascuno dotato di funzionalità self-x che consentono ai domini di fare distribuzione, configurazione, monitoraggio e altre operazioni completamente da soli.
La gestione dinamica degli intenti e l’automazione agentica closed-loop assicurano che gli obiettivi aziendali di alto livello siano tradotti in aggiornamenti di rete attuabili: analisi degli intenti, adattamento alle mutevoli condizioni e risoluzione dei conflitti per orchestrare e mantenere la fornitura di servizi avanzati su tutti i livelli Oss/Bss, fornitori e domini di rete.
Le opportunità per la commercializzazione dei servizi 5G
In tal modo, le reti autonome gettano una base cruciale per nuovi paradigmi aziendali, consentendo alle reti di semplificare, scalare e ridurre il tempo di commercializzazione per i servizi di rete avanzati, dalla connettività differenziata alle Api e oltre.
L’automazione dinamica basata sull’intento fa sì che le reti autonome riducano il costo, la complessità e la velocità della gestione di un ecosistema complesso e crescente di servizi 5G, oltre a guidare un’ottimizzazione più frequente e più allineata al business attraverso la rete di quanto non sia mai stato possibile.
Il mercato delle reti autonome sta crescendo del 20% annuo
Il mercato delle reti autonome valeva 7 miliardi di dollari nel 2024, secondo le stime di MarketsandMarkets. Gli analisti prevedono che il valore sanità a 17,5 miliardi nel 2029, con un Cagr del 20,1% in questi cinque anni.
La crescita è alimentata da alcuni trend specifici, come la domanda di connettività IoT, la necessità di elaborazione dati in tempo reale e la crescente complessità delle architetture di rete. Questi fattori spingono l’adozione delle reti autonome per la maggiore efficienza, sicurezza e scalabilità della gestione.
Le reti autonome, prosegue MarketsandMarkets, sono la risposta alla domanda di connettività internet ultra-veloce da parte di imprese e consumatori e all’esigenza delle telco di creare e offrire servizi digitali avanzati.
L’ostacolo è rappresentato dai costi iniziali: adottare reti autonome spesso richiede un investimento significativo, sia per l’hardware avanzato (come sensori e robotica) sia per il software più sofisticato per sostenere l’AI e il machine learning. Occorre anche integrare queste tecnologie nei sistemi esistenti.
L’importanza delle partnership e dell’edge computing
Le partnership tra attori diversi del mercato Tlc sono una chiave per lo sviluppo del mercato, insieme all’evoluzione tecnologica e all’adozione dell’Ai.
C’è anche un’opportunità tecnologica da cogliere: l’ottimizzazione dell’edge computing, che permette di ridurre la latenza, aumentare la velocità dell’elaborazione dei dati e migliorare l’efficienza complessiva della rete.
Grazie alla distribuzione delle attività di data processing vicino alla sorgente dei dati – come i dispositivi IoT e i server locali – l’edge computing riduce il carico sui server centrali e riduce le distanze che i dati devono percorrere. Questa configurazione è particolarmente idonea per le reti autonome, dove la capacità di decisione in tempo reale è critica.