La crisi economica e finanziaria italiana preoccupa solo in parte
VimpelCom, che è pronta a mettere in atto un piano di emergenza
per ridurre i costi e gli investimenti di Wind, la divisione mobile
nel nostro Paese acquisita da Naguib Sawiris. "Ovviamente
abbiamo un piano già pronto”, ha dichiarato il chief executive
della telco russa Jo Lunder in un’intervista con Dow Jones
Newswires. “Se le vendite rallenteranno, dovremo rivedere i
nostri costi e i nostri progetti di investimento”.
Lunder ha tenuto a precisare che Wind Telecomunicazioni non
registra rallentamenti nella spesa de consumatori. La filiale
italiana “sta andando molto bene in confronto a tutti gli altri
concorrenti”, ha aggiunto, sottolineando che gli abbonati alla
banda larga fissa in Italia sono cresciuti del 15% a 2,1 milioni
nel terzo trimestre, rispetto a un anno prima, mentre le revenues
del mobile broadband sono salite del 34%.
Ma la crisi dà pensiero all'operatore telefonico russo anche
fuori dal nostro Paese. VimpelCom ha chiuso il terzo trimestre con
un utile netto in calo del 77% rispetto al terzo trimestre 2010 a
104 milioni di dollari, un risultato penalizzato dal cambio
sfavorevole, riporta l’agenzia Reuters. Gli analisti avevano
previsto 158,8 milioni di dollari di utile netto per il terzo
trimestre. I ricavi trimestrali sono cresciuti del 10% a 6,1
miliardi di dollari, in linea con le aspettative del mercato; gli
utili prima di interessi, tasse, deprezzamento e amortizzazione
(Ebitda) sono saliti del 4% a 2,54 miliardi, mentre il margine
Ebitda è sceso a 41,6% da un pro-forma di 44,1% di un anno fa.
In leggera contrazione (-0,5%), l'Ebitda della controllata
italiana Wind nei primi nove mesi 2011 a 1,58 miliardi di euro, con
ricavi totali in crescita dell'1,9% a 4,14 miliardi, risultato
che si deve principalmente ad un incremento dell'1,6% dei
ricavi da servizi. Il margine Ebitda si attesta al 38,3%.
VimpelCom resta dunque in guardia sia a livello internazionale che
in Italia per la crisi dei mercati, ma da noi lamenta anche la
presenza di un ambiente regolatorio favorevole, ha detto Lunder.
Ciò non ha fermato finora i suoi investimenti: la telco
russa spenderà 1,12 miliardi di euro per comprare frequenze per la
banda larga nel nostro Paese e oggi fa sapere che “Anche se si
tratta di una cifra molto alta, pensiamo che il ritorno su quel
capitale sia molto interessante. Ma, ovviamente, nel lungo
termine”, ha osservato Lunder.