E-COMMERCE

Economia digitale, le Pmi online più attive nel Sud Italia: Campania in pole

I dati di eBay: 2 società su 3 impiegano più di 4 addetti e nel prossimo anno sono pronte ad impiegarne altrettanti. Raimondi: “L’export traina il business”

Pubblicato il 18 Ott 2016

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L’e-commerce ha generato e continua a generare posti di lavoro: due pmi online su tre impiegano più di quattro persone nella propria attività di commercio elettronico e quasi una su due pensa che ne impiegherà almeno altre quattro nei prossimi 12 mesi. Lo rivela una ricerca commissionata da eBay a Human Highway, che ha analizzato le aspettative delle imprese italiane attive nell’e-commerce e nell’economia digitale. Il numero di persone che verranno impiegate nel corso del prossimo anno varia in base alla dimensione dell’azienda: sono mediamente due nuove persone dedicate all’e-commerce nelle microimprese, quattro nelle piccole imprese e sei nelle medie imprese.

“L’osservatorio eBay sulle pmi italiane (oltre 30mila attive sulla nostra piattaforma) – spiega Claudio Raimondi, general manager di eBay in Italia – evidenzia da tempo un trend incoraggiante: chi ha iniziato a vendere online non solo ottiene risultati di business importanti ma spesso trova nuova linfa per il proprio spirito imprenditoriale. Non è un caso che, secondo una nostra recente ricerca, quasi 9 aziende su 10 che operano online guardano al futuro con ottimismo”.

Secondo Raimondi, “i dati su lavoro ed export rafforzano questo trend ma ci dicono anche che dobbiamo continuare a lavorare incessantemente perché tutte le pmi italiane siano pienamente consapevoli della grande opportunità del commercio elettronico”.

“In questo senso, i dati dell’Osservatorio e-commerce B2C del Politecnico di Milano confermano il trend di crescita degli ultimi anni, registrando un +18% per un giro d’affari di quasi 20 miliardi di euro. – dice il manager – Tuttavia, la bassa penetrazione rispetto al totale del mercato retail nel settore dei prodotti (circa il 3%) sta lì a dirci che, per fare un vero salto di qualità come sistema Paese, resta ancora molto da fare, e che occorre contrastare i fattori frenanti che ancora resistono dal lato dell’offerta”.

E il boom di nuovi posti di lavoro nelle pmi legati all’e-commerce riguarda in particolare il Sud, dove, secondo i dati della ricerca di eBay, la percentuale di aziende che impiega almeno quattro persone sale al 70%, e nelle Isole, dove si registra la stessa percentuale di pmi che prevedono di impiegare almeno altre quattro risorse nel prossimo anno. Il Sud si conferma anche campione nella capacità di identificare le opportunità offerte dal commercio elettronico: l’81% delle pmi che operano nel Meridione punta forte sull’export come canale per alimentare la crescita, una percentuale superiore alla media nazionale (77%).

E, secondo Raimondi, “l’e-commerce sta davvero abbattendo le barriere geografiche: questo permette la nascita e l’evoluzione di vere e proprie start up imprenditoriali che, da qualunque zona geografica, anche grazie ad eBay sono in grado di connettersi con acquirenti di tutto il mondo, sfruttando le opportunità del commercio globale e valorizzando le eccellenze del proprio territorio”.

Per il general manager di eBay, “quello che per tanto tempo è stato un limite si sta ora trasformando in un’opportunità che moltissime aziende del Sud stanno cogliendo”. “Ce lo dicono anche diversi indicatori interni di eBay: se analizziamo la ‘densità digitale’ (ovvero quante aziende operano online in un dato territorio geografico) o il dato relativo alla crescita dei venditori ‘milionari’ su eBay (+19% nell’ultimo anno) le regioni del Sud, in primis la Campania, ma anche la Puglia e la Sicilia, giocano un ruolo guida nelle classifiche”, rimarca. “È un elemento che ci rende particolarmente orgogliosi –continua Raimondi- e che forse non dovrebbe stupirci troppo: l’e-commerce sta semplicemente liberando un potenziale enorme. L’importante è non fermarsi ma continuare su questa strada, anzi utilizzare questi esempi positivi come incentivi per contrastare quei fattori culturali che ancora frenano la crescita dal lato dell’offerta”.

“L’impegno di eBay sul fronte piccole e medie imprese -spiega ancora Raimondi- è continuo e quotidiano e passa per il nostro lavoro sulla piattaforma, con l’obiettivo di migliorare sempre di più l’esperienza d’acquisto e di vendita per i nostri utenti, ma anche nel dialogo continuo con le stesse aziende e con le associazioni che le rappresentano”.

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