Micron nel mirino dei cinesi: offerta da 23 miliardi da Tsinghua Unigroup

Se l’operazione andasse in porto sarebbe la più grande acquisizione di un gruppo cinese negli Stati Uniti. Il Committee on Foreign Investments degli Usa dovrà in ogni caso esprimersi e dare il nulla osta rispetto ai riflessi del takeover sulla sicurezza nazionale

Pubblicato il 14 Lug 2015

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Un’offerta da 23 miliardi di dollari dalla Cina per l’acquisizione di Micron Technology, la multinazionale statunitense della microelettronica, che conta su diversi stabilimenti anche in Italia. A presentare la proposta è stato Tsinghua Unigroup, la maggiore società di chip cinese, controllata dallo Stato. Ad anticipare la notizia citando alcune fonti è il Wall Street Journal, sottolineando come l’offerta cinese sia particolarmente allettante, da momento che mette sul piatto 21 dollari per ogni azioni di Micron, con un premio del 19,3% rispetto al prezzo di chiusura di lunedì. Se il takeover andasse in porto diventerebbe la più importante acquisizione portata a termine da un’azienda cinese negli Stati Uniti.

Uno dei punti di forza della produzione di Micron sono le memorie Dram, che ne fanno la seconda realtà al mondo in questo campo dietro ai coreani di Samsung. Il gruppo cinese avrebbe così presentato a Micron una lettera di intenti, ma la società americana non han confermato le indiscrezioni trapelate sul Wsj. Quanto al percorso autorizzativo dell’operazione, è previsto un passaggio obbligato dalla Committee on Foreign Investments degli Usa, che mette intorno a un tavolo esperti e funzionari di oltre una dozzina di autorità e agenzie, e che dovrebbe tra l’atro decidere se un’operazione del genere psosa potenzialmente arrecare danni alla sicurezza nazionale.

Quella su Micron sarebbe solo l’ultima di una serie di operazioni che hanno portato i giganti cinesi a interessarsi di aziende straniere, da Nexen a Rio Tinto all’italiana Pirelli. L’operazione, secondo l’analisi del Wsj, sarebbe strategica per il governo di Pechino che sta puntando con decisione al mercato dei semiconduttori, e a rafforzare la propria posizione nel campo delle memorie di ultima generazione, che rivestono un ruolo decisivo nel campo delle nuove tecnologie e degli smartphone.

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