L'INIZIATIVA

Big data, consumatori Ue fanno quadrato a difesa della privacy

Cinque associazioni presentano alle aziende leader del digitale una dichiarazione congiunta a tutela dei dati degli utenti. Pierani (Altroconsumo): “Tecnologia sia strumento di libertà e non di condizionamento subdolo”

Pubblicato il 16 Giu 2017

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Mettere la persona al centro dell’economia dei dati, che sarà sempre più importante, con un valore a livello Ue stimato a più di 700 miliardi di euro, il 4% del Pil, entro il 2020. E’ l’obiettivo di cinque organizzazioni di consumatori europee e mondiali, Altroconsumo per l’Italia, che hanno firmato a Bruxelles la dichiarazione “I miei dati contano”. La dichiarazione è stata presentata ad aziende leader dell’economia digitale in un seminario che ha visto la partecipazione del vicepremier del Belgio Alexander de Croo. La dichiarazione segue la pubblicazione del manifesto “I miei dati contano”.

Assicurarsi che i dati personali e la privacy dei consumatori siano rispettati è il primo traguardo che la Dichiarazione intenede raggiungere. I consumatori chiedono inoltre che sia prevista l’opportunità per le persone di giocare un ruolo chiave nella nuova economia e che siano stabilite le condizioni di un’economia digitale che garantisca ai consumatori la giusta parte dei profitti in un ambiente economico stabile e sicuro.

Dopo la firma di oggi a Bruxelles da parte delle organizzazioni di consumatori interessate, la Dichiarazione sarà presentata agli attori internazionali dell’economia digitale. “Per cogliere tutto il potenziale offerto dall’interconnessione tecnologica è necessario superare la contrapposizione, sterile, tra libertà di impresa e diritti fondamentali del cittadino-consumatore – commenta Marco Pierani, direttore Relazioni esterne per Altroconsumo – Come organizzazioni di consumatori siamo pertanto pronti a unire le forze con tutti gli stakeholder di riferimento per costruire insieme le condizioni utili a uno sviluppo economico sociale stabile, basato su una nuova catena del valore digitale. Ci impegniamo a rendere i Big Data e l’IoT strumenti di libertà anziché di condizionamento subdolo della nostra libertà di scelta e siamo pronti a discutere e negoziare con gli attori responsabili del mercato soluzioni eque per tutti”.

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