IL DECRETO

Foia, pressing sul governo: “Sia vera trasparenza”

Foia4Italy e Riparte il Futuro consegnano alla ministra Madia 82mila firme di cittadini che chiedono sostanziali modifiche al decreto: stop al silenzio-diniego, soluzioni extragiudiziali in caso di contenziosi e regole più chiare per l’accesso

Pubblicato il 29 Apr 2016

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Foia4Italy e Riparte il futuro in pressing sul Foia. Stamane il ministro Marianna Madia ha ricevuto a Palazzo Vidoni, sede del ministero della Funzione pubblica, una delegazione delle associazioni che da mesi chiede a gran voce sostanziali modifiche al Freedom of information act italiano. “Abbiamo consegnato oltre 82.000 firme di cittadini che non intendono accontentarsi del testo carente e inadeguato a garantire un vero diritto di accesso ai dati della Pubblica amministrazione approvato in via preliminare dal governo – dice Federico Anghelé di Riparte il futuro. – Si tratta di un gesto simbolico che dimostra come, facendo fronte comune, la società civile sia in grado di farsi ascoltare dalla politica e influenzarne le decisioni”.

Già audita presso il ministero e le Commissioni Affari costituzionali, dopo aver condotto per mesi una campagna serrata online per la raccolta firme, Foia4Italy ha proposto al governo una serie di punti irrinunciabili sulla base dei quali modificare il testo preliminare del decreto approvato lo scorso gennaio. Tra le varie cose la rete ha chiesto di intervenire sui tema del “silenzio-diniego”, che solleva le amministrazioni dal motivare una mancata risposta, sull’elevato numero di eccezioni, ovvero le materie su cui non sarà possibile fare domanda di accesso, sulla mancata gratuità del servizio, sull’assenza di un sistema alternativo al Tar per il ricorso e sulla generale mancanza di chiarezza dei ruoli e delle procedure.

“Il Foia deve diventare davvero il laboratorio per la partecipazione attiva – evidenzia a CorCom, Nello Iacono di SGI – Nell’incontro di oggi tra le associazioni che fanno riferimento a Foia4Italy e il Ministro Marianna Madia, ci è stato comunicato che la proposta di testo definitivo che verrà portata al Consiglio dei Ministri accoglie i pareri delle Camere e quindi i nostri “punti irrinunciabili”, senza passi indietro sugli obblighi di pubblicazione che erano già contenuti nella legge 33. Ma l’incontro penso sia stato importante anche per due altri impegni che ha preso il Ministro Madia e che qui riassumo rapidamente: il coinvolgimento attivo delle associazioni della società civile nell’attività di monitoraggio sull’applicazione”.

Durante l’incontro Madia ha confermato infatti che sarà un suo impegno personale presentare in Consiglio dei ministri il miglior testo possibile, che recepisca i pareri delle Commissioni parlamentari e le indicazioni di Foia4Italy. Il ministro ha poi assicurato che i rappresentanti della rete verranno coinvolti in tutte le fasi di attuazione del decreto poiché, ora che anche in Italia avremo un Freedom of Information Act, occorrerà farlo funzionare e farne capire le enormi potenzialità agli italiani.

“Abbiamo ottenuto un chiaro impegno a coinvolgere la società civile anche nelle fasi successive all’approvazione del Foia – aggiunge Anghelé – affinché il nuovo strumento d’accesso sia davvero efficace. In particolare, sul tema delle eccezioni abbiamo chiesto di essere coinvolti nella predisposizione di linee guida per la pubblica amministrazione”.

Il ministro ha infine ringraziato la rete di Foia4Italy per l’impegno dimostrato e per il grande contributo propositivo alla modifica del decreto, che verrà presentato al più tardi al Consiglio dei ministri della prossima settimana.

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