LA VERTENZA

Telecom Italia, accordo sugli esuberi

Trovata l’intesa con i sindacati sui 2.750 “tagli”: 2.500 saranno gestiti con la solidarietà e 500 con la mobilità volontaria. Sulla societarizzazione dei call center tutto fermo per un anno. Ugliarolo (Uilcom): “Si ragiona sul telelavoro”

Pubblicato il 13 Mar 2013

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Telecom Italia e sindacati hanno trovato un accordo per risolvere il nodo occupazione. Dei 2.750 esuberi identificati dall’azienda 2.500 saranno gestiti con la solidarietà. Ci potrebbe essere invece la mobilità per 500 persone ma solo tra i volontari e tra quanti hanno già raggiunto i requisiti per la pensione. Come dice Salvo Ugliarolo della Uilcom “è stato ottenuto poi il blocco di un anno della societarizzazione del customer per verificare se gli strumenti di efficientamento messi in campo produrranno i risultati su cui si sta lavorando (l’azienda resta sull’idea di ragionare sulla costituzione di una società interna) in cambio di efficientamenti”. “Tre le linee d’azione su cui si discute – spiega Ugliarolo – Una riorganizzazione dei turni di lavoro per garantire maggiore produttività, un accorpamento delle sedi nelle città più grandi già da quest’anno, la chiusura dei call center nei centri più piccole dal 2014 con possibilotà di ricorrere al telelavoro per gli adetti che non avranno più una sede fisica”.

L’incontro di oggi tra i rappresentanti dell’azienda e dei sindacati si è chiuso con soddisfazione, riferisce chi era seduto al tavolo. Per la firma bisognera’ aspettare una settimana, prima i sindacati faranno un giro di consultazione tra i lavoratori per chiedere il mandato per definire l’accordo.

Lo scorso 21 febbraio Telecom Italia, nell’ambito della trattative più ampie per la firma del contratto azienda, ha presentato ai sindacati un piano di riorganizzazione per il biennio 2013-2014 che mirava alla razionalizzazione delle sedi, modifica dell’organizzazione del lavoro e efficientamento produttivo. Secondo il piano le sedi dovrebbero scendere a circa 31 in 27 città.

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