DIGITAL DIVIDE

Emilia Romagna: nel 2014 zero digital divide

Aperti i cantieri per la realizzazione di tre dorsali in fibra ottica che consentiranno di portare il segnale Internet anche nelle aree più remote. Il progetto sarà portato a termine entro il 2014

Pubblicato il 08 Nov 2013

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Aperti i primi cantieri nell’Appennino piacentino e parmense per la realizzazione di tre dorsali in fibra ottica che serviranno i territori in cui ancora non giungono i servizi Internet. In questo modo il servizio banda larga arriva anche sulle zone più remote dell’Appennino emiliano-romagnolo per colmare il digital divide: oltre 230 chilometri di cavo serviranno quei territori in cui ancora non c’è Internet.

I territori sono nei comuni di Ponte dall’Olio, Bettola, Farini, Ferriere in provincia di Piacenza, Langhirano e Corniglio in provincia di Parma. I lavori sono partiti a Bosco di Corniglio e nel comune di Ponte dell’Olio, nei pressi della centrale telefonica, da dove, dopo una prima fase di posa del cavo ottico sulla struttura di palificate esistenti per circa di 3.5 chilometri, si procederà con i lavori di scavo lungo la vecchia provinciale in direzione di Bettola.

L’intervento è in attuazione del Programma regionale di sviluppo rurale (Psr) e del Piano telematico regionale (Piter) e rappresenta l’avvio di un progetto che entro la fine del 2014 permetterà di coprire zone “bianche” montane, cioè non servite dalla banda larga, anche nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna Forlì-Cesena. In questo modo la copertura della rete nelle aree appenniniche passerà dall’attuale 89,7% della popolazione montana al 93%, con un miglioramento per 15 mila cittadini. Complessivamente la copertura della rete passerà dall’attuale 97,42% della popolazione regionale al 97,77%.

“È un intervento di particolare importanza proprio perché rivolto alle aree più remote del territorio regionale – questo il commento degli assessori regionali alla programmazione Alfredo Peri e all’agricoltura Tiberio Rabboni – Se vogliamo promuovere uno sviluppo sostenibile del nostro Appennino dobbiamo fornire a cittadini e imprese servizi adeguati. Solo così possiamo contrastare concretamente il rischio abbandono e spopolamento”.

La spesa complessiva di tutto il progetto è di circa 7 milioni di euro a carico del Psr, cui vanno sommati i costi Iva e di progettazione per circa 1,5 milioni di euro che verranno coperti dalla Regione a carico del Piter. Questa prima tranche di lavori prevede un investimento pari a circa 2 milioni di euro.

I numeri dell’intervento: oltre 230 chilometri di cavo e 11 mila di fibre.

Tre le “tratte” previste nelle Valli del Nure e del Parma: la tratta 12 che da Ponte dell’Olio prosegue sino a Bettola e Farini per terminare a Ferriere; la 10 che da Farini arriva a Le Moline; la 9, che da Langhirano si estende sino a Corniglio.

Lungo la Val Nure sono previsti 40 chilometri di cavo, con potenzialità da 48 fibre ottiche, di cui per 24 chilometri già pronti (cavidotti esistenti o palificate) e 16 da realizzare nel sottosuolo. Anche nella Valle del Parma verranno posati oltre 40 chilometri di cavo e le infrastrutture già pronte sono circa la metà.

Di fatto si tratta delle due tranche di rete più consistenti previste dal progetto, che complessivamente avrà uno sviluppo di oltre 230 chilometri di cavo e 11 mila di fibre.

L’intervento viene realizzato, per conto della Regione, dalla società in-house Lepida Spa.

Per la realizzazione dei lavori verrà utilizzata una tecnica di scavo innovativa che prevede l’impiego del cosiddetto “trencher”, una macchina dotata di disco con denti in acciaio, adatto ad aggredire e triturare il fondo stradale e che consente una maggiore velocità di avanzamento e un minore ingombro stradale, limitando in questo modo i disagi per la popolazione.

Al termine dei lavori di posa del cavo è prevista una concessione in uso per 15 anni ad uno o più operatori di telecomunicazioni che verranno selezionati con procedura pubblica e che dovranno fornire il servizio di accesso alla rete ai cittadini e alle imprese residenti nelle zone “bianche”, ovvero ancora prive di servizio a banda larga, dei comuni interessati dal progetto.

L’opera, oltre a “portare la banda” ai cittadini e alle imprese, consente di potenziare anche la Rete Lepida in fibra ottica per i Comuni di Bettola, Farini, Ferriere e Corniglio.

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