Telecom Italia, Boudicca: “Ecco perché votare Findim”

La società di consulenza elenca i motivi per cui gli azionisti dovrebbero sostenere Marco Fossati in assemblea: “L’attuale cda non rappresenta le minoraze”. Su Gamberale alla presidenza: “Manager con un eccellente background. E’ un’ottima candidatura”

Pubblicato il 25 Mar 2014

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Sono quattro le ragioni per cui gli azionisti di Telecom Italia, nell’assemblea di metà aprile, dovranno votare sì alla lista e al piano presentati da Marco Fossati. “L’attuale cda continua a non rappresentare gli azionisti di minoranza; Findim ha attratto il sostegno degli azionisti indipendenti e della governance community permettendo alla Findim stessa di proseguire con gli sforzi di riforma; solo Findim può presentare un presidente in rappresentanza degli azionisti di minoranza, Assogestioni per statuto non può farlo; la candidatura proposta (Vito Gamberale, ndr) è quella di un presidente forte con un eccellente background nel settore tlc”.

L’analisi è di Boudicca Proxy Consultants, la società che assiste Findim group, socio di Telecom con il 5%, durante il roadshow all’estero – oggi sono in corso gli incontri a New York che dureranno tutta la settimana – con l’obiettivo di illustrare agli investitori internazionali le candidature proposte per il cda e il piano strategico industriale. Un passaggio importante considerando che, secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2013, gli investitori istituzionali esteri superano il 50% del capitale del gruppo tlc attestandosi al 51,5%, mentre al 30 giugno 2013 la quota era pari al 46,99%. In calo, invece, la presenza degli istituzionali italiani dal 4,8 al 3,8% e gli altri azionisti domestici dal 19,4% al 15,7% (le persone giuridiche estere salgono dal 3,97% al 4,37%, quelle italiane scendono dall’1,12 allo 0,84%).

“Per assicurare una forte presenza nel board degli azionisti di minoranza, è essenziale che i soci votino per la proposta della Findim e il suo candidato presidente – scrivono gli esperti in un report – Dopo aver assicurato il sostegno degli azionisti indipendenti nell’assemblea di dicembre, è necessaria un’ulteriore azione per garantire che il cda lavori per il beneficio di tutti gli azionisti, non solo di Telco e Telefonica“.

Per raggiungere questo obiettivo, Boudicca chiede ai fondi di votare per Vito Gamberale e la lista Findim, che è composta da “cinque capaci membri indipendenti, che rappresenteranno i vostri interessi nel cda Telecom”. Si tratta, oltre a Gamberale, di Girolamo di Genova, Franco Lombardi, Maria Elena Capello, Daniela Mainini.

Findim, “azionista di minoranza di lungo termine di Telecom Italia, che mira a creare un board che rappresenti gli azionisti di minoranza e adottare una strategia coerente per la generazione di valore per gli azionisti”, ha inoltre preparato “una strategia forte per generare valore per gli azionisti attraverso l’espansione dell’infrastruttura domestica a banda larga, in partnership con aziende idonee a stimolare la domanda interna per la banda larga veloce, pur mantenendo e ampliando le attività chiave come Tim Brasil”.

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